Il decesso del 17enne Ugo Russo, avvenuto in seguito alle ferite riportate dopo un tentativo di rapina attuato dal giovane, assieme ad un complice, per sottrarre un orologio ad un carabiniere 23enne – in quel momento in borghese, non in servizio – continua a suscitare ampie discussioni online.

Nel mondo del Rap italiano la riflessione che più di ogni altra sta facendo discutere è indubbiamente quella di Dj FastCut, producer attivo da anni, apprezzato e rispettato soprattutto in ambito underground.

Dj FastCut commenta il decesso di Ugo Russo: 'Voi, che agitate finti Kalashnikov nei video, non vi sentite responsabili?'

L'artista romano, che nei suoi lavori riesce regolarmente a far confluire un gran numero di rapper, ha criticato in maniera netta l'attitudine 'violenta' di molta della musica di nuova generazione, mettendola direttamente in correlazione con la tragedia verificatasi a Napoli.

"Sembra che tutte le persone coinvolte abbiano una parte di responsabilità per l'omicidio di Ugo [...] ma voi, che agitate finti Kalashnikov nei videoclip, voi che promuovete lo spaccio ai minori, che ostentate ricchezza in ogni disco, non vi sentite minimamente coinvolti?".

Dj FastCut: 'Siamo nell'era della violenza, abbiamo una grande responsabilità'

FastCut ha poi sottolineato come in passato alcuni filoni del rap, da lui descritti come 'raverino, horrorcore, dark e brutal', avrebbero promosso l'abuso di stupefacenti tra i giovanissimi che "si drogavano per imitare i loro idoli".

"Adesso invece siamo nell'era della violenza", ha poi aggiunto il musicista, rimarcando come i giovani di oggi, che sarebbero già sottoposti "a razzismo ed omofobia in ogni ambito sociale", non dovrebbero subire ulteriori imput violenti dalla musica.

"I ragazzini di oggi sono sottoposti a violenza sui social, nei videogiochi, nella politica e, mi dispiace dirlo, anche nella musica. [...] Dovremmo essere l'esempio che si può riuscire partendo da zero, dovremmo essere l'ispirazione dei tanti come Ugo, ai quali probabilmente il destino non ha riservato una vita semplice. [...]

Finiamola di promuovere queste ca...

da gangster, abbiamo una grossa responsabilità".

'Anziché acabizzare dovremmo stare in silenzio'

Dj FastCut ha poi concluso il suo messaggio invitando a non 'acabizzare' – vocabolo evidentemente ispirato dalla nota sigla ACAB – in altre parole a non prendersela con le forze dell'ordine per quanto accaduto.

"La migliore cosa che possiamo fare ora, anziché indagare o acabizzare è STARE ZITTI e fare in modo che una vicenda del genere non accada ancora".

Il messaggio di Dj FastCut, diffuso via Facebook è stato rapidamente ricondiviso da diverse pagine, ma anche all'interno di diversi gruppi che quotidianamente seguono il rap italiano, suscitando molte discussioni.