Le ultime ore sono state a dir poco calde per la scena Rap italiana. Tutto è iniziato nella tarda serata di ieri, 22 marzo 2020, quando il popolarissimo canale YouTube 'Social Boom' – dedicato al gossip ma sempre più focalizzato sul rap – ha diffuso una clip in cui è possibile vedere il noto trapper romano Gallagher venire picchiato e ripetutamente insultato da un pugile professionista, già noto alle forze dell'ordine, ovvero Alex Refice, conosciuto anche per la sua attività di rapper con il nome d'arte 'Sayanbull'.

L'aggressione ai danni di Gallagher, Ski e Wok

A fare le spese dell'ira di Refice anche altri due giovani trapper capitolini, ovvero Ski e Wok.

Le immagini documentano come al momento dell'aggressione fossero presenti anche altre persone, tra questi almeno un altro pugile, Manuel Parrini, amico di Refice e protagonista assieme a quest'ultimo di un'aggressione ai danni di un barista, 'colpevole' di non aver servito da bere ai due atleti dopo la chiusura del locale. Questi ultimi fatti – per cui è in corso un procedimento penale – si sono verificati a Roma, zona Eur, risalgono al dicembre del 2019.

La clip diffusa da Social Boom immortala un inequivocabile atto di bullismo nei confronti di Gallagher, Ski e Wok.

Non solo botte, dalle immagini è infatti possibile vedere i tre trapper subire intimidazioni a dir poco umilianti, come l'obbligo di mettersi in ginocchio. In un altro momento viene invece versata una birra addosso a Gallagher.

Gallagher smentisce la versione di Social Boom

Stando a quanto riferito da Social Boom nella clip, l'astio dei pugili sarebbe dovuto alla mancata restituzione di alcuni abiti di lusso utilizzati da Gallagher nel suo ultimo video.

Quest'ultimo ha però categoricamente smentito questa versione dei fatti tramite alcune Instagram Stories, allegando come prova la conversazione con il vero proprietario degli abiti, secondo cui i due pugili avrebbero avuto in realtà ben altri motivi per voler aggredire Gallagher.

Nonostante il contenuto, evidentemente violento e non idoneo ad una piattaforma come YouTube – il video inizialmente non aveva neppure delle limitazioni per i minori – le visualizzazioni della clip sono letteralmente schizzate alle stelle, portandola in poche ore al primo posto della classifica delle tendenze YouTube.

La rabbia di Fedez: 'Cosa vogliamo insegnare ai giovani?'

Al momento la clip è però reperibile solo sulle testate giornalistiche che hanno deciso di ricaricarla, non sulla nota piattaforma video. Il motivo è con ogni probabilità da individuare in alcune Instagram Stories di Fedez, che – proprio qualche minuto prima che il video scomparisse da YouTube – si è duramente scagliato contro il dipartimento italiano della piattaforma, invitando caldamente a rimuovere non solo il contenuto ma l'intero canale.

"Allora ragazzi, io vi chiedo scusa per i toni – ha spiegato Fedez – ma in questo momento ho veramente il sangue alla testa. Sono arrabbiato nero, perché in questo momento al primo posto delle tendenze YouTube c'è un video in cui quattro pugili professionisti picchiano e pestano tre ragazzini inermi, ripeto, questo video è primo in tendenze su YouTube.

Adesso mi rivolgo direttamente a YouTube Italia. Quanto ci mettete a buttare giù questo ca... di canale? Cosa vogliamo insegnare al pubblico giovane? Che se fai un video dove ci sono delle persone che vengono picchiate finisci primo in tendenza? Stiamo parlando dello stesso canale di una persona che si è recata nella zona rossa di Codogno. Dei ragazzini, per spirito di emulazione, avrebbero potuto fare le stesse stupidaggini che ha fatto questo. Quanto ci vogliamo mettere a buttare giù questo canale YouTube Italia? Ci vogliamo svegliare?".