Secondo i servizi di emergenza ucraina, sembrano essere stati circoscritti e domati gli incendi a Chernobyl che dai primi di aprile devastavano la zona boschiva intorno all'ex centrale nucleare, facendo preoccupare il mondo per il rischio di radiazioni.
I primi incendi divampati
La paura è tornata in Ucraina e nel mondo dallo scorso 6 aprile quando un incendio, di probabile origine dolosa, è divampato nella zona boschiva intorno all'ex centrale nucleare di Chernobyl, in un'area che da anni è interdetta all'uomo, se non autorizzato. Gli incendi sono proseguiti nei giorni successivi distruggendo dodici villaggi abbandonati e bruciando grandi quantità di massa radioattiva che hanno messo subito in allarme tutto il mondo.
Il fuoco si sarebbe spinto fino alla cittadina di Pripyat, a soli due chilometri dai depositi di materiale radioattivo dell'ex centrale nucleare. Dopo ormai più di una settimana di fiamme ininterrotte, i servizi di emergenza ucraina hanno dichiarato di aver circoscritto l'incendio e che non c'è più nessun fuoco aperto.
Il pericolo della radioattività
Quando la notizia dei primi incendi divampati a Chernobyl è iniziata a circolare, l'opinione pubblica ucraina, ma anche quella mondiale, hanno iniziato a preoccuparsi per lo sviluppo delle fiamme proprio nella cosiddetta 'zona di esclusione', quell'area di circa 30 chilometri intorno all'ex centrale nucleare. Da subito la preoccupazione mondiale è andata al pericolo della radioattività che le nubi causate dagli incendi potessero trasportare, riportando immediatamente la mente ai fatti accaduti nel 1986.
Ma gli esperti ucraini da giorni ribadiscono che le radiazioni sono nella norma e che non c'è nessun pericolo di inquinamento, anche se a controbattere a queste affermazioni è intervenuta Greenpeace dichiarando, sulle base di loro immagini satellitari, che le fonti ucraine tenderebbero a celare il grave rischio per la salute perché le fiamme si sarebbero trovate a circa un chilometro e mezzo dall'ex centrale nucleare.
Tuttavia, al momento l'incendio risulta domato e non si hanno più notizie di fiamme attive.
Il New Safe Confinement: la grande cupola che protegge il reattore
Nella notte tra il 25 e 26 aprile del 1986, l'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl provocò la più grave catastrofe nucleare della storia, i cui danni vengono riscontrati ancora oggi nella popolazione mondiale.
Proprio quel reattore è adesso protetto da un'enorme struttura chiamata 'New Safe Confinement', una sorta di gigantesca cupola disposta sopra il vecchio reattore per isolare quella zona e per limitare le future fughe radioattive.