New York piange una delle vittime più giovani del coronavirus: è morta il 25 aprile Jay Natalie La Santa, una bimba di appena 5 mesi. La piccola soffriva di una patologia cardiaca ed era ricoverata da più di un mese nell'ospedale del Bronx. I funerali saranno celebrati in modo virtuale, attraverso una diretta Facebook, il giorno 2 maggio.

La storia di Natalie

La bambina è nata nel novembre del 2019 da una coppia di origini ispaniche che vive a New York: il pompiere Jerel La Santa e la moglie Lindsey. Natalie ha combattuto duramente contro la malattia ed è stata soprannominata per questo "principessa guerriera".

È deceduta nel nosocomio del Bronx, dove era stata ricoverata in seguito a febbre molto alta e inizio di infezione ai bronchi e alle vie urinarie. A causa di una malformazione cardiaca, la neonata era un soggetto a rischio ed è morta per un arresto cardiaco, dovuto al peggioramento del suo stato di Salute.

La diagnosi della 'warrior princess'

Jay Natalie non era risultata immediatamente positiva ai tamponi per Covid-19: il test iniziale era risultato negativo. Da un ulteriore tampone, ripetuto dopo una settimana dal ricovero, era arrivata la scoperta che la neonata era affetta da Coronavirus; in seguito la piccola era stata intubata a causa di evidenti difficoltà respiratorie. Ma non si capisce come e dove possa aver contratto il virus: entrambi i genitori sono negativi al tampone.

I decessi per Covid-19 negli Stati Uniti

New York resta la città americana più colpita dal coronavirus e conta 260 mila contagiati e 20 mila decessi. Nel corso di questo mese, secondo informazioni riportate dalle autorità federali, sono morti altri tre bambini di età compresa tra 1 e 14 anni. Il bilancio negli Usa è di 53.511 decessi e 936.293 contagi da coronavirus.

Solo due giorni fa sono morte altri 2.494 persone, contro i 1.258 del giorno precedente (dati trasmessi dalla John Hopkins University). Gli Usa viaggiano quindi verso un milione di contagi a meno di tre mesi dalla prima morte avvenuta per coronavirus. Il primo decesso in America avvenne nell'area di Seattle, all'interno della contea King County (Washington) a fine febbraio.

Si trattava di un uomo del personale medico di circa 50 anni che non era entrato in contatto con persone rientrate dalle zone contaminate. Dopo quell'episodio Donald Trump aveva dichiarato: "Il nostro Paese è pronto a lottare contro il coronavirus, siamo pronti ad ogni scenario. Probabilmente ci saranno altri casi, ma niente panico".