In queste ore, si è verificato un ulteriore aumento di tamponi positivi a bordo della portaerei francese Charles de Gaulle e del gruppo aeronavale al suo seguito. Infatti, adesso il numero di marinai positivi al Coronavirus sarebbe pari a 940 su un equipaggio totale composto da 2.300 unità. Questo dato è stato reso noto dalla direttrice del servizio salute delle forze armate francesi, Marilyne Gygax Généro. La direttrice avrebbe riferito i dati in suo possesso sullo stato dell’emergenza in Commissione Esteri, Difesa e Forze Armate del Senato di Parigi.
Allo stato attuale tutti i membri degli equipaggi del gruppo navale sarebbero stati sottoposti a test sul contagio da Coronavirus. Quindi, mentre ancora si devono conoscere i risultati degli ultimi campioni prelevati, in aggiunta ai 940 marinai positivi, si contano 645 membri degli equipaggi negativi. Un aspetto importante da evidenziare, vista la modalità di diffusione del Covid-19, è che a bordo della portaerei Charles de Gaulle non sono presenti cabine singole.
La Charles de Gaulle in questo periodo di navigazione
Dal ponte di volo della portaerei Charles de Gaulle decollano i cacciabombardieri Rafale impiegati nei raid contro le postazioni dell’Isis in Siria e Iraq nel contesto dell’operazione Chammal.
A metà del mese di marzo, il comandante della portaerei, Guillaume Pinget, ha preso la decisione di effettuare uno scalo a Brest (una città portuale francese) per concedere un weekend di franchigia ai suoi membri dell’equipaggio. Infatti, nei giorni seguenti la portaerei Charles de Gaulle doveva fare rotta verso il Mar Baltico per prendere parte a una esercitazione congiunta a cui dovevano partecipare anche Danimarca, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo.
Però, a fine marzo la portaerei francese Charles De Gaulle avrebbe effettuato uno scalo in Danimarca, per consentire lo sbarco di sei membri dell’equipaggio che presentavano cattive condizioni di salute. Si ipotizza, che uno dei marinai sbarcati in Danimarca sia stato affetto da Coronavirus, così come evidenziato da alcuni test.
Dopo lo sbarco dei sei marinai, le attività a bordo della Charles de Gaulle sarebbero proseguite normalmente. Sulla portaerei francese non sono previste cabine singole, e inoltre i membri dell’equipaggio hanno proseguito la vita a bordo senza mantenere il distanziamento previsto in caso di emergenza da Coronavirus. Quindi, probabilmente dopo una prima fase di quiete dovuta al periodo di incubazione del Covid-19, a inizio aprile si sono presentati inesorabilmente i primi casi positivi tra i membri dell’equipaggio.
A questo punto, il comandante della portaerei avrebbe deciso di concentrare i marinai positivi in una determinata zona della nave. Però, nonostante queste misure di quarantena, la situazione di giorno in giorno ha iniziato a peggiorare.
Quindi, lo Stato Maggiore ha preso la decisione di fare rientrare la portaerei al porto di Tolone, nel Sud della Francia. Infine, il 12 aprile la portaerei è stata evacuata e tutti i membri dell’equipaggio sono stati messi in quarantena sulla terraferma.
La portaerei francese a propulsione nucleare
La Charles de Gaulle (identificata dal codice R91), entrata in servizio nel 2001, è l'unica portaerei a disposizione della Marina francese, e grazie alle sue caratteristiche rappresenta il primo e unico mezzo navale a propulsione nucleare costruito in Europa occidentale. Ha un dislocamento di circa 42.500 tonnellate, il suo equipaggio può essere composto fino 1.950 marinai, e può trasportare anche - in base alla tipologia delle missioni, oltre ai membri dell’equipaggio - 800 militari per impieghi tattici. La superficie del ponte di volo della Charles de Gaulle ha un’estensione di 12.000 metri quadrati.