Sta facendo molto discutere l'episodio accaduto nella giornata di venerdì 24 aprile a Milano, dove tre ragazzi che prestano servizio di volontariato per la cooperativa Spazio Aperto Servizi sono stati multati dai carabinieri con l'accusa di aver violato le disposizioni per contenere la pandemia provocata dal nuovo Coronavirus. I giovani stavano tornando dal Centro Saini, in quanto avevano finito di servire i pasti ai senzatetto. Le Forze dell'Ordine, forse, hanno creduto che i volontari stessero passeggiando senza un giustificato motivo, cosa vietata in questo particolare periodo.
Tutti e tre erano muniti di autocertificazione e hanno fornito le loro spiegazioni ai militari, fermandosi non appena gli stessi hanno intimato l'alt. Purtroppo non c'è stato verso: come riferisce il quotidiano Il Giorno sulle sue pagine online, tutti loro hanno preso una multa di 280 euro ciascuno. Per i carabinieri hanno creato un assembramento.
I ragazzi stavano andando a prendere l'autobus
Tutto è cominciato subito dopo il turno di lavoro. Una volta lasciata la cooperativa, intorno alle ore 21:00, i tre si sono diretti verso Parco Forlanini, questo in modo da prendere l'autobus numero 73 e tornare a casa. I giovani, tutti di età compresa tra i 19 e i 20 anni, stavano camminando a distanza di sicurezza e indossavano le mascherine.
Uno di loro ha raccontato ai media che già altre volte sono stati fermati dalle Forze dell'Ordine, ma non è praticamente successo nulla, in quanto avevano sempre un giusto motivo per muoversi. "Non ci hanno mai chiesto neanche l'autocertificazione" - spiega uno dei volontari. Questa volta però qualcosa non è andato nel verso giusto: secondo il racconto dei giovani, a non molta distanza da loro c'erano dei senzatetto che non avevano mai visto intenti a raccogliere della legna.
I carabinieri a quel punto hanno inserito anche loro nel verbale contestandogli l'assembramento. Adesso i tre dovrebbero pagare la multa, come già detto in apertura, e se il tutto non avverrà entro 60 giorni l'importo sarà del doppio, ovvero 500 euro.
La cooperativa: 'Certi che la situazione si ricomporrà il prima possibile'
Sulla vicenda è intervenuta la stessa cooperativa Spazio Aperto Servizi, la quale si ritiene fiduciosa che tutto si risolverà in breve tempo.
La direzione è conscia che le autorità di pubblica sicurezza e il prefetto di Milano sapranno trovare una soluzione per risolvere questo incidente, ritenendo che un errore può capitare a tutti nel proprio lavoro. La cooperativa, attraverso le pagine della testata giornalistica locale online Milano Today, ricorda che i loro servizi sono svolti in collaborazione con l'amministrazione comunale. Il lavoro svolto dai volontari è inoltre un'attività lavorativa considerata essenziale.