"Abbiamo vinto, per ora". Così la premier neozelandese Jacinda Ardern ha comunicato alla nazione che finalmente è stato fermato il contagio da Covid-19. Nella giornata del 26 aprile, infatti, il paese ha registrato solo un nuovo caso di positività e meno di dieci al giorno per intere settimane.

Nonostante sia stato dichiarato un ulteriore allentamento del lockdown, il primo ministro sa bene che questo non è il momento di abbassare la guardia, e per questo motivo ha continuato a chiedere la massima attenzione ai cittadini affinché la situazione rimanga tale.

I numeri della Nuova Zelanda al 28 aprile: 1.472 contagiati e 19 decessi

I numeri della Nuova Zelanda relativamente ai contagiati da Coronavirus parlano chiaro: 1.472 persone sono risultate positive, mentre la mortalità è stata piuttosto contenuta, con 19 decessi. Quello che può essere definito un successo a tutti gli effetti, deriva quasi certamente dalle misure preventive e stringenti adottate dal Governo neozelandese, come il blocco dei viaggiatori cinesi ad inizio febbraio e la successiva chiusura dei confini ai non residenti a marzo.

Inoltre la Ardern, quando al 23 marzo i positivi complessivi erano 100, ha imposto un mese obbligatorio di lockdown. Il gioco d'anticipo della premier sembra aver dato i suoi frutti, poiché la curva dei contagi si è avvicinata allo zero in circa due settimane.

Nonostante i dati incoraggianti, le istituzioni hanno confermato le misure restrittive soprattutto per provare a bloccare la circolazione del virus. Stando agli ultimi dati, sembra che effettivamente ciò sia accaduto.

Riapertura di alcune scuole, ristoranti e negozi

Dal 28 aprile, la Nuova Zelanda si prepara dunque ad allentare il lockdown: ripartiranno alcune attività economiche non essenziali, ma anche alcune scuole, ristoranti e negozi di vendita al dettaglio che, però, dovranno sempre seguire delle regole ben precise.

La premier, ad ogni modo, ha rimarcato che il livello d'allerta sarà sempre al massimo, e su questo punto ha specificato: "Stiamo riaprendo l'attività economica, ma non la vita della popolazione. Bisogna rimanere estremamente accorti, non possiamo rischiare di perdere quello che abbiamo guadagnato".

La Ardern ha anche anticipato che, se dopo questa ripartenza andrà tutto come previsto, dall'11 maggio la Nuova Zelanda potrà fare un ulteriore passo in avanti verso un graduale ritorno alla normalità.

Il Governo neozelandese in questa fase rappresenta un esempio importante della strategia da adottare per combattere il coronavirus. Al contempo, la premier e i ministri di recente sono balzati agli onori della cronaca per la decisione di ridursi lo stipendio del 20% per i prossimi sei mesi.