Il governo italiano starebbe preparando nei minimi dettagli la Fase 2 che è indubbiamente molto delicata. Infatti, se non dovesse essere pianificata nel modo giusto, si rischierebbe un nuovo incremento della curva di contagio che costringerebbe il governo ad un ritorno a drastiche limitazioni. Dunque, quando sarà possibile uscire di casa, bisognerà fare molta attenzione e si dovrà necessariamente convivere con il virus, almeno fino a quando non verrà trovato il vaccino.

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, si starebbe pensando a delle uscite scaglionate per fasce d'età, con i giovani che verrebbero preferiti agli anziani.

Tra le altre novità, si starebbe pensando all'introduzione di un'applicazione che andrebbe a sostituire le auto-certificazioni cartacee e permetterebbe di monitorare gli spostamenti dei cittadini.

Le auto-certificazioni cartacee dovrebbero lasciare il posto ad un'applicazione

La task-force guidata da Vittorio Colao vorrebbe eliminare le auto-certificazioni cartacee che sarebbero sostituite da una app da scaricare da un sito del governo e disponibile sia per iOS che per Android. I cittadini dovrebbero registrarsi inserendo i propri dati personali.

L'applicazione sarebbe utile per tracciare gli spostamenti degli italiani. Inoltre sarebbe dotata di una funzione di allerta riguardante soprattutto gli individui risultati positivi al Coronavirus, dei quali verrebbe ricostruita la rete dei contatti.

Questo sistema, molto simile a quello utilizzato in Corea del Sud, consentirebbe un monitoraggio costante e preciso della diffusione del virus lungo la penisola.

Gli esperti starebbero riflettendo anche su un ulteriore utilizzo dell'applicazione alla fine del lockdown. Lo strumento tecnologico potrebbe essere attivato anche per consentire un'oculata gestione del flusso di persone che farebbero ricorso ai mezzi pubblici di trasporto o che si recherebbero nei locali.

Dovrebbero uscire prima i giovani e per ultimi gli anziani over 70

Al vaglio della task-force ci sarebbe anche l'ipotesi di un calendario di uscita della popolazione in base alle fasce d'età. Qualora dovesse essere attuata questa strategia, i primi ad uscire dovrebbero essere i giovani - meno soggetti al contagio da Covid-19 - quindi gli anziani over 70.

Questi ultimi, infatti, vengono considerati gli individui più a rischio, quindi per loro si potrebbero prevedere tempi più lunghi per un ritorno alla normalità.

Intanto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte starebbe pensando di anticipare la riapertura di alcune aziende al 20 aprile. Invece, per quanto riguarda la popolazione, le uscite sarebbero confermate a partire dal 4 maggio, ovviamente con l'obbligo di indossare la mascherina e di mantenere la distanza di sicurezza.