Da Roma, arriva la cronaca di una brutta disavventura capitata ad una giovane dottoressa. Anna D’Angelillo, medico in formazione specialistica presso il Policlinico Gemelli, nei giorni scorsi è stata fermata e multata di ben 533 euro, durante uno dei controlli su strada volti al contenimento del Coronavirus. La giovane, che non era in servizio, ha provato a spiegare che era uscita solo per recuperare i cavi per rimettere in moto la sua auto. Lo zelante agente di polizia, però, non ha voluto sentire ragioni e ha elevato la contravvenzione.

La macchina che non parte e la multa da 533 euro

La dottoressa Anna D’Angelillo è un giovane medico in formazione specialistica e presta servizio presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma. Ogni giorno si impegna per fornire assistenza ai pazienti contagiati da coronavirus.

Ieri, lunedì 13 aprile, aveva un giorno di riposo e ne ha approfittato per sistemare la sua auto (che le è indispensabile per recarsi al lavoro). La macchina, infatti, per un problema alla batteria, non ne voleva sapere di mettersi in moto. Così, nel pomeriggio è passata da un collega a prendere i cavi necessari per farla ripartire. Alcuni agenti della guardia di finanza - come ha spiegato lei stessa in un messaggio Facebook - l'hanno anche aiutata nell'operazione.

E così ha potuto restituire i cavetti all'amico.

Peccato, che dopo solo 150 metri, la dottoressa D'Angelillo si sia imbattuta in una pattuglia della polizia del Commissariato Aurelio. La giovane, dopo essersi qualificata, ha provato a spiegare la situazione, ma non c'è stato nulla da fare: alla fine è stata multata di ben 533 euro in quanto, a detta degli agenti, la giovane si trovava fuori senza motivo.

In questi giorni di festa, i controlli di polizia per il contenimento dell'emergenza epidemiologica si sono intensificati a Roma, come nel resto d'Italia. Nella Capitale nella giornata di domenica, sono state controllate circa 30mila persone e sono state comminate 200 multe.

'Pagherò la multa con la mia ridicola busta paga'

Non è dato sapere se la dottoressa Anna D’Angelillo avesse con se l'autocertificazione (tuttavia, ricordiamo, il non esserne in possesso non è motivo di sanzione: può essere compilata sul posto, durante il controllo), ma evidentemente, gli agenti di polizia, non hanno ritenuto valido il motivo che l'ha spinta ad uscire di casa.

La giovane, amareggiata, ha voluto rendere noto quanto le era appena capitato e, dalla pagina Facebook "Il Superspecializando", ha postato il verbale e ha scritto una sorta di lettera aperta indirizzata alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Dopo aver dato la sua versione dei fatti, ha aggiunto: "Questi 533 euro li scalerò dalla mia busta paga, ridicola in confronto a tutti i sacrifici, i rischi e agli straordinari di questi ultimi mesi".

La multa alla dottoressa ha sollevato i social

Il post della dottoressa ha ricevuto centinaia di condivisioni e commenti. In molti, hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza al giovane medico e hanno colto l'occasione per ringraziare lei e tutto il personale sanitario che, in queste settimane, è in prima linea nella battaglia contro il coronavirus.

C'è anche, in segno di gratitudine, si è offerto di pagarle parte della sanzione e le ha offerto assistenza legale gratuita.

La dottoressa Anna D’Angelillo, ha anche spiegato di essersi sfogata perché, in quel momento, per lei, era importante sapere di non essere da sola. E, dopo aver ringraziato i tanti che l'hanno confortata e sostenuta ha annunciato che passerà alle vie legali. "Confido che la giustizia , nonostante i suoi giustizieri - ha affermato - faccia il suo corso"." Andrà tutto bene", ha poi concluso.