Anche l’Italia ha la sua prima vittima su un monopattino elettrico. Si tratta di Andrea Cacciari, 60 anni, residente con la moglie e le due figlie a Selva Malvezzi, una frazione di Molinella situata a pochi chilometri da Bologna. L’uomo è stato coinvolto in un incidente stradale giovedì mattina, verso le 8:30, presso la rotonda Pescatori di Budrio, all’altezza di via Zenzalino, sulla strada provinciale. Mentre si stava recando al lavoro, nel punto vendita di una catena specializzata in prodotti elettronici, è stato tamponato da una Renault guidata da una donna del posto.

Secondo le prime ricostruzioni, in seguito all’impatto sarebbe caduto per terra, sbattendo la testa sull’asfalto. Sul posto sono immediatamente intervenuti i mezzi del 118: Cacciari è stato trasportato in Elisoccorso fino all’ospedale Maggiore di Bologna, dove ha lottato per più di 24 ore tra la vita e la morte, ma alla fine non ce l’ha fatta.

Le indagini sull’incidente con il monopattino di Budrio

La polizia municipale di Budrio, che ha effettuato i rilievi sul luogo del tamponamento, sta lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente, anche con l’aiuto di alcuni testimoni. Di certo l’episodio ha fatto interrogare sulla sicurezza del monopattino elettrico. Questo tipo di veicolo a due ruote, che permette una mobilità sostenibile, sta vivendo un periodo di grande crescita nelle vendite, anche grazie alle misure statali, che prevedono incentivi per gli acquirenti.

Secondo il codice stradale questi mezzi non potrebbero circolare in strade extraurbane, se non in apposite piste ciclabili. Il sindaco di Budrio, Maurizio Mazzanti, ha voluto commentare l'incidente, per sottolinearne l’assurdità. "Servirebbe avere rapidamente delle regole chiare sull’uso dei monopattini – ha dichiarato il primo cittadino – bisognerebbe individuare le strade e i percorsi più adatti, per tutelare la sicurezza di chi usa questi veicoli, ma anche di coloro che preferiscono la bicicletta o l'automobile".

Aumentano gli incidenti che coinvolgono chi va in monopattino

Dopo l’esplosione della pandemia, si sono diffusi sempre di più questi veicoli elettrici ed ecosostenibili, giudicati come una valida alternativa all’uso dell’automobile o dei mezzi pubblici. Conseguentemente sono aumentati anche gli incidenti che hanno coinvolto chi era alla guida di un monopattino: lo scorso 10 giugno a Parigi un uomo è deceduto in seguito allo scontro con un camion.

Dopo questo primo caso con un individuo che ha perso la vita, si sono verificati episodi simili anche nel resto d’Europa. In Italia si sono contati 22 incidenti nel 2020, di cui ben 14 nell’ultimo mese, compreso quello di Budrio che ha provocato la prima vittima nel nostro paese. Per esempio a Roma una donna è stata investita in piazza di Spagna; a Montegrotto Terme, in provincia di Padova, un uomo è stato segnalato alla Procura della Repubblica per guida di monopattino elettrico in stato d’ebbrezza, mentre a Leini nel Torinese è stato investito un ragazzino 11enne, che non avrebbe potuto utilizzare il mezzo, perché di un'età minore dei 14 anni.

Le regole da rispettare per chi guida un monopattino

Eppure esistono delle regole specifiche per chi utilizza un monopattino elettrico: il mezzo, dallo scorso 1° marzo, è stato equiparato ai velocipedi ed è quindi considerato un “veicolo” a tutti gli effetti. Infatti adesso i guidatori sono tenuti a rispettare alcuni obblighi, anche se – proprio come le biciclette – i monopattini non sono soggetti a omologazione, approvazione, immatricolazione, né necessitano di una targa e dell’assicurazione. Tuttavia per poter circolare liberamente devono rispettare determinate caratteristiche tecniche. Inoltre devono osservare i limiti di velocità di 25 chilometri all’ora, se si muovono sulla carreggiata, e di sei chilometri all’ora, se si trovano nelle aree pedonali. Infine è obbligatorio il casco per i minori di 18 anni, pur rimanendo il divieto assoluto di utilizzo per coloro che hanno meno di 14 anni.