Proprio nel momento in cui la curva dei contagi da nuovo coronavirus stava calando e la situazione sanitaria pareva essersi stabilizzata, si è registrato un nuovo focolaio a Roma. Si tratta di contagi riscontrati nella clinica San Raffaele Pisana dove, ad oggi, si segnalano 31 casi.

L'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) San Raffaele ospita anziani affetti prevalentemente da Parkinson, Alzheimer ed altre patologie neurodegenerative.

Inizialmente i contagi erano tre

In un primo momento erano stati riscontrati tre casi di positività alla Covid-19, dopodiché se ne sono aggiunti altri quattro, e a questo punto sono stati effettuati i tamponi ai circa 300 degenti e 450 operatori sanitari presenti nella clinica.

E così dai sette contagi iniziali si è arrivati agli attuali 31, così suddivisi: nove dipendenti, due familiari del personale e 20 degenti, di cui 18 sono stati trasferiti e due risultano in corso di trasferimento. C'è stato anche un decesso: si tratta di un anziano affetto da Parkinson e diabete risultato positivo al tampone naso-faringeo.

La Regione Lazio ha comunicato che è partita un'indagine epidemiologica finalizzata all'individuazione di un'eventuale criticità che possa aver agevolato la diffusione della Covid-19 tra i reparti, nonostante le misure di prevenzione adottate. Inizialmente si era pensato che tutto fosse partito da un cosiddetto "covid like", ovvero un "falso positivo". In queste ultime ore, invece, si sta avvalorando l'ipotesi secondo cui sarebbe stato uno degli operatori sanitari asintomatico a portare, inconsapevolmente, il virus nella clinica.

Per questo motivo è stato chiesto all'Irccs di esibire l'elenco di tutti gli ingressi nella struttura, il libro presenze dei dipendenti e il registro delle temperature a partire dal primo aprile.

La clinica San Raffaele Pisana di Roma è in isolamento

La casa di cura è di proprietà del deputato di Forza Italia Antonio Angelucci.

La struttura è sottoposta a controlli sul perimetro effettuati dall'esercito. La Asl Roma 3, che ha la gestione dell'area in cui è ubicata la clinica, ha predisposto "un affiancamento della direzione sanitaria per consentire un miglior supporto per il contenimento del focolaio, la gestione dei casi e il loro tracciamento".

Nei prossimi giorni verranno sottoposti al tampone anche i pazienti dimessi nelle ultime due settimane, i consulenti esterni e i relativi familiari.

I dipendenti risultati negativi al test che non possono attuare un adeguato isolamento domiciliare potranno alloggiare "presso strutture appositamente messe a disposizione".

La clinica San Raffaele Pisana non è comunque la prima struttura in cui si sono verificati episodi del genere: si sono riscontrati dei focolai anche all'interno della Rsa di Cassino, nella casa di cura di Monte Compatri, e in particolare al San Raffaele di Rocca di Papa dove ad aprile la Regione Lazio aveva riscontrato delle irregolarità. Tra queste, la mancata distanza di sicurezza tra pazienti positivi alla Covid-19 e negativi, e l'assenza di misure di prevenzione per il personale.