L'amministrazione comunale di Villafranca di Verona, in base a una decisione condivisa con le scuole paritarie territoriali, materne e dell'infanzia, ha stabilito la restituzione delle rette alle famiglie per il periodo in cui le aule sono rimaste vuote a causa dell'emergenza sanitaria. Il provvedimento rientra fra le misure di sostegno al reddito e ha incluso anche la riduzione di due terzi della quota corrisposta per il trasporto dei bambini nel tragitto Scuola-casa. Il sindaco Roberto Luca Dall'Oca ha commentato: "Le scuole paritarie hanno rinunciato alle rette pur dovendo sopportare significativi costi di gestione nonostante la chiusura.

A Villafranca le scuole paritarie sono otto e due quelle pubbliche. I bambini iscritti nella scuola dell'infanzia e materna nell'anno scolastico 2019-2020 sono 1.200 dei quali 1.020 nella scuola paritaria che rappresenta il fulcro esteso della formazione dei più piccoli".

Il quadro amministrativo della politica scolastica

Lo stesso primo cittadino definisce "storico" lo sforzo compiuto dall'amministrazione a favore delle paritarie che hanno ricevuto, nel corso degli ultimi anni, complessivamente 1 milione di euro. La rinuncia alle rette, osserva Roberto Dall'Oca, compensa l'ingente impegno di erogazione dei contributi, anche se è raccomandato alle famiglie più abbienti di lasciare le loro quote nella disponibilità delle scuole.

Alla prossima riapertura di settembre si dovranno, infatti, affrontare i costi richiesti dall'adeguamento delle strutture in funzione anti-Covid e si vorrebbe evitare il rischio del disavanzo. È in cassa integrazione anche il personale docente, ma ogni ammortizzatore sociale si è fermato a maggio, circostanza che aumenta le difficoltà.

"Per la prevenzione del contagio - puntualizza ulteriormente il sindaco - sono attesi sostegni da governo e regione, senza distinzione fra scuola pubblica o paritaria".

L'orientamento del comparto della Pubblica Istruzione

L'assessore alla Pubblica Istruzione Anna Lisa Tiberio tiene a sottolineare che la scuola ha mostrato attenzione e sensibilità nel fornire risposte educative e relazionali compatibili con gli strumenti che l'isolamento poteva permettere.

La didattica a distanza, però, non fornisce soluzioni che reggano nei periodi lunghi poiché, soprattutto nell'età evolutiva, le capacità individuali sono scoperte e accresciute dalle esperienze relazionali rispetto alle quali risulta centrale il contatto con figure autorevoli esterne alla famiglia. Spesso le maestre hanno intrapreso l'aggiornamento per l'attuazione della nuova didattica in forma volontaria. "Ringrazio le educatrici che hanno animato l'interesse dei bambini motivando la loro partecipazione e sollecitando il loro coinvolgimento emozionale - ha affermato Anna Lisa Tiberio - per il fatto che non deve decrescere lo spessore delle opportunità formative dei minori".