Sparatoria ieri pomeriggio 3 giugno a Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani, dove un 43enne del posto, già noto alle forze dell'ordine, è stato ucciso a colpi di pistola mentre si trovava a bordo del suo scooter. La vittima è Giuseppe Lafranceschina, cugino di Giuseppe Gallone, quest'ultimo ritenuto esponente a capo del clan di stampo mafioso dei Carbone-Gallone. Al momento non si conosce il movente che ha portato all'uccisione dell'uomo. Sul luogo del fatto di cronaca sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cerignola, competenti per territorio.
Vittima morta sul colpo
Lafranceschina sarebbe quindi deceduto sul colpo. Ad agire potrebbe essere stata una singola persona o anche più individui. Tali particolari saranno chiariti dalle indagini. Chi ha sparato avrebbe esploso tre colpi di pistola all'indirizzo dell'uomo. Sul posto si è recato anche il medico legale per gli accertamenti del caso. I militari dell'Arma hanno eseguito i rilievi: si ritiene che la due ruote sulla quale viaggiava il 43enne sia stata affiancata da un'automobile, e da qui poi sarebbero stati esplosi i colpi d'arma da fuoco. L'episodio è avvenuto poco dopo le 18:00 in via dei Mulini, nel pieno centro abitato di Trinitapoli. Nessun'altra persona è rimasta ferita dai proiettili.
La notizia di quanto successo si è sparsa immediatamente nella cittadina pugliese e in tutta la regione, destando sgomento tra gli abitanti.
Secondo quanto scrive La Gazzetta del Mezzogiorno, sulle sue pagine online, gli inquirenti stanno cercando di capire se il delitto di ieri pomeriggio possa inserirsi nella guerra di mafia in atto nella zona.
Non è infatti il primo episodio delittuoso che si verifica nel foggiano e nel nord barese in generale.
La guerra di mafia per il controllo dei traffici illeciti
Il clan Carbone-Gallone sarebbe infatti in contrasto con quello dei Miccoli-De Rosa e Valerio-Visaggio. Scopo della contesa sarebbe il controllo dei traffici illeciti.
Per questo tra le bande, così come si apprende dai media locali, si sarebbe scatenata ormai da tempo una faida sanguinosa, che si espleterebbe in episodi delittuosi come quello accaduto ieri pomeriggio a Trinitapoli. Sul caso comunque stanno ancora indagando i carabinieri, che vogliono vederci chiaro in questa storia. Nel frattempo sono stati compiuti otto esami stub ad altrettanti pregiudicati di Trinitapoli per cercare di capire chi sia l'autore materiale del delitto. Le indagini sono state affidate alla Direzione distrettuale antimafia di Bari come si apprende dall'agenzia di stampa ansa. I sicari avrebbero agito incappucciati.