Emergono nuovi dettagli sulla vicenda del bambino di soli due anni venduto ai bagnanti sulle spiagge di Ostia, sul litorale Sud di Roma. Il giovane di etnia rom denunciato da un bagnante è proprio il padre del bambino. L’uomo aveva portato il piccolo in spiaggia, con indosso solo delle mutandine, con l’intenzione di offrirlo ai turisti in cambio di denaro. Quando le forze dell’ordine lo hanno preso per portarlo in ospedale, il bambino era sporco e denutrito e piangeva disperatamente.

Il bambino non parla con nessuno

Secondo le informazioni diffuse da diverse testate, al momento il bambino non parla ma è seguito da medici e psicologi.

L’intento è quello di capire l’origine del mutismo, che potrebbe essere legato allo choc o a una patologia. I medici ipotizzano, inoltre, che il piccolo possa aver subito numerosi traumi. A tal proposito lo si sta sottoponendo a diverse analisi per capire se sia stato vittima di abusi. Il tutto in maniera estremamente delicata, per evitare di arrecare ulteriori danni al bambino. Il piccolo al momento è sotto l’affido dei servizi sociali e difficilmente potrà rientrare in famiglia a breve.

L'uomo proponeva abusi sul figlio in cambio di soldi

Il padre del bambino è un rom di 23 anni che risiedeva nel complesso Le Salzare. Si tratta di un complesso in cemento armato sito sul lungomare degli Ardeatini, tristemente già noto per smaltimento illegale di rifiuti, spaccio e roghi tossici.

Si tratta di una zona in completo degrado, abitata soprattutto da rom e bosniaci. Lì la gente vive nel disagio più totale e in condizioni igienico-sanitarie disastrate. È da questa zona che è partito l’uomo, con al seguito il figlioletto mezzo nudo, che ha poi cercato di vendere in spiaggia. Proponeva ai bagnanti abusi sul piccolo in cambio di soldi.

Ha poi chiesto in tutta franchezza a un bagnante “vuoi fare s...o con lui?” al che l’uomo ha allertato immediatamente le forze dell’ordine, le quali si sono messe prontamente al lavoro per fermare il giovane.

L'uomo è stato arrestato, aveva numerosi precedenti

Il 23enne non appena accortosi di essere seguito ha abbandonato il bimbo su un marciapiede per poi darsi alla fuga.

Raggiunto dai militari è stato poi arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto dichiarato dalla Polizia di Stato, l’uomo ha anche dei precedenti tra cui furto, truffa e spaccio. Al momento si trova in carcere ma si rifiuta di parlare. Le uniche cose che ha dichiarato sono state la sua età ed etnia. Il figlio si trova invece in ospedale. Alcuni parenti, tra cui la madre, la nonna e una zia, hanno provato a vederlo ma il tentativo è stato vano. Resterà in affido alle cure dei servizi sociali.