È arrivato ieri l'esito dell'autopsia sul corpo del 18enne Mattia da Ros di Castello Roganzulo di San Fior nel trevisano, morto nel sonno sabato scorso. Il giovane sarebbe morto probabilmente per aritmia cardiaca: il suo cuore ha smesso di battere. Non si esclude che la sua condizione possa avere delle cause genetiche e se il responso degli esami dovesse essere positivo anche i famigliari dovranno sottoporsi ai dovuti accertamenti.

La morte di Mattia da Ros

Il ragazzo, dopo aver pranzato aveva detto ai suoi genitori di volersi fare un pisolino pomeridiano ma poche ore più tardi, verso le tre del pomeriggio, quando sono andati in camera sua per svegliarlo, Mattia non dava più segni di vita, così hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

Nonostante l'immediato intervento del Suem 118 per Mattia da Ros non c'è stato nulla da fare. La procura di Treviso, su segnalazione dei carabinieri del posto ha disposto l'autopsia che è stata eseguita ieri.

Un Paese sconvolto per la sua prematura scomparsa

Una tragica "morte bianca", ancora inaccettabile agli occhi di chi conosceva il 18enne Mattia da Ros, dato che all'apparenza egli godeva di buona salute.

L'improvvisa scomparsa di Mattia ha scosso tutta la comunità sanfiorese, compreso il sindaco Giuseppe Maset, il quale subito dopo la notizia della morte del giovane si è recato dalla famiglia abbastanza nota nel paese, poiché si occupa di un emporio edile. "Ognuno di noi è ancora disorientato per quanto accaduto - ha dichiarato il sindaco Maset - Nella giunta comunale di stasera parleremo di come onorare al meglio il ricordo di questo ragazzo così giovane".

La reazione dei famigliari di Mattia da Ros

La nonna del 18enne ha invitato il prete di Castello Roganzulo di San Fior a suonare le campane in segno di lutto. Asia, la sorella 20enne del ragazzo, invece l'ha ricordato così: "Mattia era estremamente buono ed era sempre sorridente. Lui sapeva come sollevarti su di morale col suo singolare modo di fare.

Stava studiando informatica, ma ancora non sapeva quale indirizzo avrebbe scelto dopo le scuole superiori. Proprio per la sua capacità di usare le piattaforme del computer, si sentiva con persone di tutto il mondo". Mattia da Ros aveva da poco terminato il quarto anno dell'Itis Plank di Lacenigo e il prossimo anno avrebbe dovuto dare gli esami di Stato e diplomarsi.

I suoi compagni di classe ancora non possono credere che Mattia non ci sia più e lo ricordano come un ragazzo affabile, un buon amico, caratterialmente allegro e solare.

Ma per la classe la scomparsa di Mattia da Ros non è stata l'unica perdita. Infatti, l'anno scorso ha perso la vita un altro allievo della stessa classe: un 17enne di Casal sul Sile, deceduto per un incidente stradale in Viale Felissent, nei pressi dell'ippodromo.