Stamattina a San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, un giovane 24enne ha perso la vita mentre lavorava in un prosciuttificio, schiacciato da una pressa. I soccorsi sono giunti sul posto immediatamente, ma per il ragazzo non c'è stato niente da fare. Le cause del tragico incidente sono ancora da definire: si indaga per scoprire eventuali responsabilità per l'accaduto.

Il momento dell'incidente

La vittima, Alessandro Alessandrini originario di Osoppo, lavorava come addetto alla manutenzione al prosciuttificio Principe di San Daniele del Friuli.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 24enne, verso le 8 e mezza di questa mattina, era intento a lavorare sulla linea del sottovuoto degli alimenti nel prosciuttificio Principe quando la pressa l'ha schiacciato. Nell'immediato è stato chiamato il 112 della Centrale Sores di Palmanova e i soccorritori sono arrivati nell'azienda a bordo di un'ambulanza. Ma per Alessandro era già troppo tardi e i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Giunti sul posto anche i vigili del fuoco per aiutare il personale sanitario e i carabinieri che, insieme ai tecnici del prosciuttificio responsabili della sicurezza sul lavoro, avranno il compito di valutare se l'incidente sia stato dovuto ad un errore del giovane o ad un guasto della macchina.

Anche gli altri operai dell'azienda sono intervenuti con i pompieri per cercare di estrarre il corpo di Alessandro dal macchinario che l'aveva colpito. Sono in corso le indagini atte a far chiarezza sull'incidente, per favorire le quali la Procura di Udine ha messo sotto sequestro l'area nella quale stava lavorando il 24enne.

L'ennesimo caso di morte sul lavoro

"Un altro incidente mortale sul lavoro - ha scritto sulla sua pagina Facebook il segretario della Fai Cisl, Onofrio Rota - Stamane un operaio di 24 anni è stato schiacciato da una pressa. Nell'attesa che arrivino gli esiti delle indagini, ci uniamo al dolore che ha colpito la famiglia del ragazzo e i suoi colleghi.

Nel frattempo, richiediamo nuovamente una campagna di sensibilizzazione finalizzata ad eliminare i rischi sul lavoro: il governo non dimentichi che la salute e la sicurezza restano adesso un'emergenza della nazione. Occorrono maggiori controlli e bisogna mettere in campo delle buone procedure, innalzando i livelli di attenzione e ponendo i lavoratori nelle condizioni di poter denunciare eventuali inadempienze o atteggiamenti antisindacali".