Nella serata di ieri, domenica 23 agosto, una giovane coppia di turisti ha subito una aggressione omofoba nella spiaggia del Poetto, a Cagliari. Shahzeb Altaf e il compagno Alessandro, coppia di turisti provenienti da Bolzano, erano in spiaggia quando si sono scambiati alcuni gesti affettuosi e un bacio. Ciò è bastato per mandare su tutte le furie una famiglia cagliaritana, anch'essa in spiaggia e che ha iniziato ad aggredire, insultare e minacciare i due fidanzati. Sul posto è dovuta intervenire anche la polizia.

'Ci vorrebbe Mussolini per farvi sparire'

La famiglia di aggressori ha inizialmente offeso i due fidanzati. Tra le tante cose pronunciate, anche frasi come "ci vorrebbe Mussolini per farvi sparire" o "come vi permettete di fare queste cose davanti a un bambino". Altaf, che nella vita lavora come infermiere, non è rimasto in silenzio e ha controbattuto chiedendosi, meravigliato, come sia possibile che nel 2020 si debbano ancora sentire delle frasi del genere. A questo punto gli aggressori hanno fatto seguire alle parole i fatti, spintonando i giovani e minacciandoli con il bastone di un ombrellone. Le altre persone presenti in spiaggia, però, non sono rimasti a guardare e sono intervenuti in difesa della coppia.

Anche i gestori del chiosco Fico d'India, posto nella zona in cui è avvenuta l'aggressione, si sono schierati in favore di Altaf e Alessandro.

I fidanzati aggrediti hanno sporto denuncia

Sul luogo dell'aggressione, alla fine, è dovuta intervenire la polizia che ha riportato la calma. I due turisti hanno scelto di sporgere denuncia.

A dirlo è lo stesso Altaf, l'infermiere altoatesino: "Abbiamo presentato denuncia. Queste cose non devono accadere". Nonostante l'avvenuto, comunque, i due ragazzi ci tengono a far sapere di non avercela con l'Isola, ma anzi tutto il contrario. Essi, infatti, hanno dichiarato che rimarranno in Sardegna e che continueranno a girare le "magnifiche spiagge" locali, assicurando che torneranno anche in futuro.

Ciò che è avvenuto, come sottolineato dall'operatore sanitario, "è un caso isolato" sottolineando come tutti gli altri presenti (compresi i titolari del baretto) si sono schierati in loro difesa. "Questo ci ha emozionato", hanno dichiarato i due. Anche la pagina Facebook del chiosco ha voluto commentare la vicenda, esprimendo la loro piena solidarietà ai due fidanzati e dicendosi sconcertati dal fatto che ancora oggi "Non vi sia la possibilità di poter vivere liberamente il proprio orientamento sessuale". La pagina, concludendo il proprio post, afferma inoltre che l'aggressore è recidivo: "Non è la prima volta che questo individuo disturba la quiete della spiaggia".