I soccorritori sono ancora alla ricerca del piccolo Gioele, il bimbo di quattro anni scomparso insieme a sua madre Viviana Parisi il 3 agosto scorso, sull'autostrada Messina-Palermo, dopo un incidente. Anche il padre, Daniele Mondello sta partecipando alle ricerche del figlio, ma ieri sera ha preso forma tra i soccorritori l'ipotesi che il piccolo non si trovasse con la sua mamma al momento della scomparsa. "Forse lo stiamo cercando nel posto sbagliato", queste le parole di uno di loro riportate stamattina dalla Stampa.

Il ritrovamento di Viviana Parisi

Il corpo della madre di Gioele, ormai irriconoscibile, è stato ritrovato la sera dell'8 agosto nel bosco di Caronia, tra il fango e gli sterpi, a circa dieci metri da un rifugio di animali e non molto lontano da un'abitazione. Mariella Mondello, la cognata di Viviana Parisi, ha dichiarato che a suo avviso le ricerche sarebbero cominciate troppo tardi e si chiede come mai i soccorritori non avessero trovato prima il corpo della donna. "Noi speriamo che Gioele venga trovato vivo, anche se sappiamo che è molto difficile" ha aggiunto.

Dalla serata del 9 agosto, ha cominciato a farsi largo tra gli uomini delle squadre di soccorso l'ipotesi che Viviana Parisi possa aver lasciato suo figlio altrove, nel tratto di strada che divide la sua abitazione a Venetico dalla galleria in cui la donna ha avuto l'incidente, a un chilometro e mezzo dal posto in cui il suo corpo è stato rinvenuto.

I soccorritori, durante le ricerche avevano setacciato 500 ettari, sino ai monti del parco dei Nebrodi.

Il giallo sul decesso di Viviana Parisi

"Non si sarebbe mai uccisa: me l'hanno ammazzata", queste le parole del signor Luigino, padre della dj, che insieme a sua moglie Carmela è arrivato a Torino ieri, alla ricerca della verità.

L'autopsia sul corpo della donna che è stata disposta per l'11 agosto, forse riuscirà a fornire qualche risposta in merito al mistero che avvolge la scomparsa della 43enne Viviana Parisi e di suo figlio Gioele. Insieme ai medici legali ci sarà anche un entomologo forense, il quale analizzando gli insetti presenti sul corpo della donna, riuscirà a stabilire la data e l'ora del decesso.

Intanto la Procura ha fatto un appello agli automobilisti presenti al momento dell'incidente, affinché si facciano avanti. Due uomini che si erano fermati nella piazzola dell'autostrada accanto al luogo dell'incidente, hanno raccontato di aver visto una donna con un bimbo attraversare il guardrail ed allontanarsi. Altri testimoni, invece, tra i quali i passeggeri del furgoncino con cui la donna ha avuto l'incidente, hanno raccontato di aver intravisto solo una sagoma femminile, mentre usciva dal tunnel a piedi. "Ma - si interrogano gli inquirenti - come avrebbero fatto gli sconosciuti a parlare proprio di una donna con un bambino?".