Nel pomeriggio del 6 agosto i carabinieri di Giardini-Naxos hanno ricevuto la segnalazione di una dottoressa della guardia medica del posto, la quale ha raccontato che in mattinata una donna si sarebbe presentata in ambulatorio con il figlio malato in braccio. Il medico sostiene che nel momento in cui ha chiesto le generalità a quella signora, lei le avrebbe risposto: "Lasci stare", e sarebbe fuggita via piangendo. La stessa ha riportato questo episodio ai carabinieri nel dubbio che potesse trattarsi di Viviana Parisi, la 43enne scomparsa con il figlio Gioele sull'autostrada Messina-Palermo.

La vicenda è ora al vaglio degli inquirenti della Squadra Mobile di Messina.

La testimonianza della dottoressa

Sulla base di quanto riportato dal medico, una donna con i capelli lunghi scuri e raccolti si sarebbe recata in ambulatorio la mattina del 6 agosto, poco prima di mezzogiorno, chiedendole di visitare il proprio bambino che aveva la febbre a 39 da circa due giorni. Il piccolo, secondo il suo racconto, poteva avere due o tre anni e aveva i capelli chiari sul castano, che gli coprivano la fronte. La donna avrebbe spiegato di non potersi recare dal pediatra data la distanza, poiché si trovava in vacanza a Messina, ma abitava in provincia di Catania.

Il medico avrebbe detto alla signora che non poteva entrare nel presidio, dato che il bambino aveva la febbre e le avrebbe chiesto di identificarsi, ma lei avrebbe cominciato a piangere e sarebbe scappata via.

"La donna - ha dichiarato la dottoressa - si è rifiutata e ha avuto una crisi di pianto, dicendomi di lasciar perdere e se n'è andata, senza aggiungere altro".

Tre uomini sarebbero andati in ambulatorio nel pomeriggio

"Subito dopo le quattro del pomeriggio - ha continuato il medico - Sono venuti da me tre sconosciuti, che potevano avere tra i 30 e i 40 anni.

Uno di loro mi ha mostrato delle foto di una donna con un bimbo in braccio sul telefonino, chiedendomi aiuto perché era una loro famigliare e la stavano cercando". La dottoressa ha specificato che in quell'istante le sarebbe venuta in mente la vicenda di quella mattina, così ha deciso di informarsi. La stessa sostiene di non aver fatto caso a cosa indossassero madre e figlio, ma di aver notato che la donna parlasse un italiano corretto, "senza che riuscissi a cogliere nessun idioma", ha specificato.

Le indagini sulla scomparsa di Viviana e Gioele

Gli inquirenti hanno acquisito le riprese delle videocamere di sorveglianza e il cognato avrebbe ritenuto che la donna presente in quei filmati non fosse Viviana Parisi; però nella serata, alcuni famigliari, tra cui il marito, Daniele Mondello, avrebbero avvisato i militari di Giardini-Naxos del fatto che stavano raggiungendo il luogo del presunto avvistamento, con la speranza di ritrovare la donna e suo figlio.

Viviana e Gioele sono scomparsi dal pomeriggio del 3 agosto e per ora sarebbero tre le ipotesi che gli investigatori stanno seguendo: potrebbe trattarsi di un allontanamento volontario non pianificato, la donna potrebbe aver pianificato la fuga, oppure potrebbe essere stata rapita.