Il direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti è intervenuto nella mattinata di ieri, nella trasmissione Agorà Estate su Rai 3, per commentare i numeri attuali sul Coronavirus e fare delle previsioni per questo autunno. In merito alla seconda questione, Bassetti ha dichiarato che nel momento in cui "qualcuno afferma che avremo una seconda ondata come la Spagnola, sta facendo del terrorismo psicologico". Il professore ha ricordato che l'influenza spagnola si diffuse nel 1918, quando ancora non esistevano i vaccini, gli antibiotici e neppure gli ospedali, mentre nell'era moderna, a suo avviso, abbiamo abbastanza mezzi per contrastare la diffusione dei virus.
Bassetti: 'Non mi piace chiamarla seconda ondata'
Il professor Matteo Bassetti sostiene che: "Dovremmo imparare a convivere con questo virus che è ormai tra di noi, infatti giornalmente abbiamo tra i 200 e i 250 soggetti contagiati. Quando arriverà novembre o dicembre, avremo inevitabilmente più contagi da Covid-19, come anche da influenza o da altri batteri di stagione". Proprio allora, secondo il virologo Bassetti, dovremmo attrezzarci negli ospedali o nelle abitazioni per gestire la situazione, eseguendo i test del tampone e cercando di circoscrivere i nuovi focolai. "Badate che dopo il Coronavirus, non è che il mondo dei virus, dei batteri e dei protozoi finisce là - ha spiegato il virologo - Continueremo ad avere dei problemi.
Il mondo è dei virus, dei batteri e dei protozoi che sono esistiti da molto tempo prima degli esseri umani".
Matteo Bassetti sull'utilizzo della mascherina
L'infettivologo Bassetti, commentando la proposta del governatore della Campania Vincenzo De Luca di esibire la carta d'identità nei locali (in modo da tracciare eventuali contagiati in caso di focolai), ha parlato di un'esagerazione nel gestire l'emergenza.
"Si tratta sicuramente di un'infezione rilevante che necessita di alcune misure di contenimento, ma non bisogna arrivare a degli eccessi. Occorre solo avere buon senso". Matteo Bassetti pensa che sarebbe opportuno mantenere l'uso della mascherina nei luoghi chiusi, il distanziamento sociale e le norme igieniche, ma che "fare il posto di blocco all'entrata dei ristoranti" potrebbe risultare eccessivo.
"Bisognerebbe anche un po' prendere esempio dagli altri Paesi europei, perché non mi risulta che in Francia o in Spagna stiano adottando questo genere di misure", ha suggerito il professore, invitando inoltre ad analizzare i numeri: "Nonostante ci siano dei nuovi casi di contagio, la maggior parte di essi sono asintomatici: il numero dei posti nelle terapie intensive è fermo a 40 persone ormai da 20 giorni, e il numero dei dimessi è in continuo calo. Questi sono dati inconfutabili e da medico posso dire che noi oggi dovremmo fornire delle informazioni positive: queste persone guariscono".