La curva dei contagi da Coronavirus in Italia è in leggero calo. Per questo motivo c'è già chi chiede di revocare alcune misure restrittive durante il periodo di Natale. Al contrario Andrea Crisanti - in un'intervista a Repubblica - ha ribadito il suo pensiero: in vista delle ferie di fine anno sarebbe il caso di chiudere tutto, per recuperare il tempo perso sul tracciamento e sul monitoraggio e cercare di fermare così i contagi in atto nella penisola.

La versione di Crisanti

Lo scorso 15 ottobre, il direttore di Microbiologia di Padova aveva invocato un lockdown per il periodo di Natale.

Aveva spiegato che erano necessarie forti misure restrittive per evitare il collasso delle strutture sanitarie.

A distanza di un mese, il direttore ha ribadito il suo punto di vista. Crisanti ha affermato che bisogna avere una grande fede per parlare di curva epidemiologica in calo. Il 66enne ha così cercato di fare il punto della situazione: "Se si osserva la curva dei contagi e la dinamica dei decessi, si capisce che siamo in una situazione sovrapponibile a quella di marzo". Il medico ha spiegato che durante il lockdown di marzo, i primi effetti si sono visti solo a fine aprile. Oggi invece, la situazione è completamente diversa: le chiusure non sono totali, quindi per vedere i risultati ci vorrà molto più tempo.

Per questo motivo Andrea Crisanti è tornato a parlare di un lockdown durante le festività natalizie. Secondo il direttore di Microbiologia, grazie alle ferie di fine anno si potrebbe recuperare il tempo perso sul tracciamento e sul monitoraggio. Il 66enne sostiene che non è più necessario aumentare il numero dei tamponi processati, perché ormai i contagi da Covid-19 sono fuori controllo.

Crisanti è consapevole che il periodo natalizio è sinonimo di aumento dei consumi ma la posta in gioco è troppo alta. A tal proposito il diretto interessato ha concluso: "A gennaio saremo di nuovo in questa situazione se non in una peggiore, nel pieno della terza ondata". Il riferimento del 66enne, è ai vaccini che non saranno disponibili prima del 2021.

Walter Ricciardi: 'C'è la possibilità di evitare un lockdown generalizzato'

Nonostante l'appello dei medici ad attuare un lockdown generalizzato, Giuseppe Conte non sembra essere propenso a seguire questa via. Come dichiarato dal giornalista Marcello Sorgi il presidente del Consiglio sarebbe soddisfatto dei risultati ottenuti con la divisione dell'Italia in fasce. Tuttavia, lo stesso Sorgi non ha escluso un lockdown esteso a tutta Italia.

In un intervento al Festival della Salute globale, anche il consulente del ministro Roberto Speranza, Walter Ricciardi, ha mostrato una posizione sui generis: "Se le misure fossero proporzionate alla circolazione del virus, tutte le regioni diventerebbero zone rosse. C'è ancora una possibilità di evitare un lockdown generalizzato".