Da domenica 15 novembre la Toscana è entrata tra le Regioni considerate zona rossa, ovvero tra quelle che sono tornate in un vero e proprio lockdown con gli spostamenti limitati a motivi di urgenza o necessità. In concomitanza l'entrata in vigore delle restrizioni, sono stati rafforzati i controlli per verificare che tali misure vengano effettivamente rispettate. Nel corso dell'ultimo weekend la Polizia municipale di Pisa ha svolto 600 controlli: 11 di questi hanno portato a delle sanzioni; fra loro cinque sono ciclisti trovati a pedalare in gruppo.

Nelle zone rosse l'attività sportiva è consentita solo individualmente

Nove delle 11 persone multate sono state sanzionate nella giornata di domenica a causa del fatto che si trovavano fuori dalla propria abitazione senza un valido motivo. Tra loro vi erano anche i cinque ciclisti, fermati sul litorale pisano mentre pedalavano in gruppo, cosa vietata dalle regole per le zone rosse, secondo cui l'attività sportiva può essere praticata ma solo singolarmente. Sono quindi vietate tutte quelle attività che portano alla formazione di assembramenti. I ciclisti sanzionati pedalavano invece in gruppo e per questo sono stati multati con 400 euro a testa.

Delle altre quattro persone fermate domenica, due erano in auto e provenivano da Cascina mentre altri due provenivano da Livorno.

Per gli automobilisti e ciclisti la multa ammonta a 400 euro. Per i pedoni invece la sanzione pecuniaria è pari a 280 euro.

Il comandante della Municipale di Pisa: 'Controlli a campione sulla veridicità delle autocertificazioni'

Il comandante della Polizia municipale di Pisa Alberto Messerini ha dichiarato che, nella giornata di domenica, in città ha circolato pochissima gente, segno questo del fatto che le persone hanno compreso l'importanza del rispetto delle norme entrate in vigore con il passaggio della Regione a zona rossa.

Inoltre ha spiegato che gli agenti effettueranno dei controlli d'ufficio a campione, necessari per verificare la veridicità o meno di ciò che le persone dichiarano all'interno delle loro autocertificazioni. Infine Alberto Messerini ha ricordato che tra i motivi di necessità rientra anche il recarsi a fare la spesa presso Comuni contigui a quello di residenza, nel caso in cui vi siano dei punti vendita necessari alle proprie esigenze. Tra esse rientra anche la maggior convenienza economica.