Ieri mattina 17 novembre a Pirri, nel cagliaritano, due operai sono stati travolti dal crollo improvviso di un balcone che si trovava al primo piano di uno stabile, mentre utilizzavano il martello pneumatico. Antonello Zedda, 52 anni, originario di Gesico, titolare dell’azienda che si occupava della manutenzione del palazzo, è morto sul colpo, travolto dalle macerie. Mentre il nipote, appena diciottenne, è rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pirri, che hanno immediatamente avviato le indagini per capire cosa sia accaduto.

Insieme a loro è sopraggiunta anche un’ambulanza medicalizzata del 118 che però nulla ha potuto fare. Antonello Zedda è infatti morto praticamente sul colpo. Il nipote invece, dopo essere stato soccorso dai sanitari, è stato trasportato con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu con un trauma toracico.

Una dinamica da verificare

Grazie al rapido intervento dei Vigili del Fuoco di Cagliari, ieri mattina a Pirri, è stato possibile accelerare i soccorsi per il giovane. Ora la dinamica dell’incidente è al vaglio degli specialisti del Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma e anche dei tecnici del lavoro dell’Assl. Non è ancora infatti chiaro se i due stessero lavorando sopra il balcone che quindi sarebbe crollato loro addosso, oppure se si trovassero sotto.

Soltanto il nipote, quando si riprenderà, potrà raccontare ciò che è realmente accaduto. Ieri mattina sul luogo della tragedia, in via Tamburino Sardo a Pirri, una frazione di Cagliari, sono arrivati anche gli specialisti del Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri. I militari hanno transennato tutta la zona dove i due stavano effettuando l'intervento di manutenzione.

I tecnici dello Spresal della Assl, il servizio di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro, nei prossimi giorni effettueranno diversi sopraluoghi per capire meglio la dinamica di quanto accaduto.

Indagini in corso

L’unica certezza è che zio e nipote stavano utilizzando un grosso martello pneumatico, quando è crollato il balcone.

Ora gli investigatori dovranno stabilire se i due si trovassero sopra il balcone e quindi le vibrazioni provocate dal martello abbiano provocato il crollo della lastra di cemento. Oppure se i due stessero lavorando al piano terra, dove pare stessero rimuovendo il pavimento del cortile. Anche in questo caso, secondo gli esperti, le vibrazioni del martello avrebbero potuto far crollare il balcone, che forse era già in condizioni precarie.

Soltanto nei prossimi giorni si potrà capire cosa realmente sia accaduto ieri mattina. Il testimone chiave infatti sarà il nipote del titolare, il quale - come detto - dopo che si sarà ripreso, potrà probabilmente raccontare agli inquirenti quanto accaduto.