Brindisi, insieme ad altre 28 province italiane, ha un indice di contagio da Sars-CoV-2 tra i più alti d'Italia e supera l'1,5 ossia la soglia critica oltre la quale la zona potrebbe essere soggetta a pesanti restrizioni per quanto riguarda attività commerciali e libertà personali. Il dato, il più alto della Puglia, lo si apprende dal monitoraggio settimanale sulla pandemia effettuato dall'Istituto Superiore di Sanità. L'Rt complessivo della regione è pari a 1,47 (lievemente più basso quindi di quello della provincia brindisina). Le province di Foggia, Bat e Taranto sono tra 1,25 e 1,5 mentre la città di Bari e la relativa provincia risultano le zone della regione più colpite dal virus con 7.838 contagiati dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
Anche Lombardia, Piemonte e Calabria considerate regioni a rischio
Nel documento dell'Iss non figura soltanto la Puglia tra le regioni a più alto rischio contagio. Sempre da Repubblica si apprende di come la Lombardia abbia un indice di contagio Rt del 2.01, seguita dal Piemonte (Rt 1,99) e dalla Calabria (Rt 1,84). Le tre regioni rientrano nel cosiddetto "scenario 4" dell'emergenza sanitaria. Ciò vuol dire che la tenuta del sistema sanitario locale a breve potrà raggiungere la saturazione, per cui, secondo il documento "Prevenzione e risposta a Covid-19" elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità, potrebbero scattare dei lockdown locali. Tornando alla Puglia, la regione rientra invece nel cosiddetto "scenario 3" dell'epidemia nel quale vi è una situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con pericolo di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo.
La provincia di Brindisi è l'ultima della regione per quanto riguarda il numero di attualmente positivi, che sono 1.330 unità.
A breve arriverà un nuovo Dpcm
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, nella giornata di oggi 2 novembre ha annunciato sia alla Camera che al Senato che a breve ci sarà un nuovo Dpcm per cercare di limitare i contagi da Sars-CoV-2 nel nostro Paese.
I provvedimenti saranno presi su base nazionale e l'Italia verrà divisa in tre aree in base al rischio contagio presente in ciascuna regione. Probabile anche un coprifuoco notturno su tutto il territorio nazionale. Nel nuovo provvedimento ci saranno altre limitazioni per le attività commerciali: dovranno abbassare le saracinesche le sale gioco e scommesse ovunque esse si trovino e i centri commerciali osserveranno due giorni di chiusura totale alla settimana, ovvero il sabato e la domenica.
Resteranno sempre aperti e garantiti i servizi essenziali, come i supermercati, le farmacie e le parafarmacie. Chiuderebbero, invece, mostre e musei e per quanto riguarda la scuola sarà incrementata del 100% la didattica a distanza anche per le scuole superiori.