Un medico di base 59enne, nonostante sapesse di essere positivo al coronavirus, ha continuato a esercitare la professione e a visitare i suoi pazienti, ignari di tutto. Dopo l'intervento dei carabinieri, il medico è stato segnalato in Procura per il reato di violazione della quarantena. La vicenda è accaduta in Piemonte (regione dichiarata "zona rossa" dall'ultimo Dcpm), nel piccolo comune di Villafalletto, in provincia di Cuneo.

Il medico positivo ha continuato a incontrare i pazienti

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Savigliano il medico di base, con studio a Villafalletto, mercoledì 28 ottobre si è sottoposto al tampone rinofaringeo volto ad accertare la positività al Covid-19.

Il giorno seguente, giovedì 29, il medico ha ricevuto l'esito del test e ha scoperto di aver contratto il coronavirus.

Tuttavia, non avvertendo sintomi, anziché mettersi immediatamente in isolamento e avvertire i suoi contatti più stretti, ha continuato a recarsi in ambulatorio e a visitare i suoi pazienti, anche a domicilio. Ben consapevole di essere un veicolo di contagio ha anche fatto visita ad un malato terminale di tumore.

L'intervento dei carabinieri

Il sindaco dii Villafalletto Giuseppe Sarcinelli, appresa della positività del medico di base, lo ha subito invitato formalmente a osservare l'isolamento. Tuttavia il medico non lo ha ascoltato, violando di fatto la quarantena, e per questo il primo cittadino del comune cuneese, in qualità di autorità sanitaria locale, si è visto costretto ad intimargli di abbandonare l’ambulatorio e, per tutelare la salute dei cittadini, di provvedere alla sostituzione delle chiavi.

L'ingiunzione, però, non è bastata in quanto il medico ha continuato a uscire dalla sua abitazione e a ritornare nel suo studio. Per questo, sono dovuti intervenire i carabinieri. Gli uomini dell'Arma, come da protocollo, lo hanno segnalato in Procura e ora, come previsto dall'attuale normativa, il dottore rischia non solo un’ammenda da 500 a 5 mila euro, ma anche una sanzione penale e l'arresto dai tre ai 18 mesi.

Anche l'Asl CN 1 ha informato l'Ordine dei medici dell'accaduto.

Il medico, dal canto suo, si è giustificato spiegando di essere asintomatico. “Dopo il tampone positivo all'ospedale di Savigliano - ha spiegato consapevole di aver commesso una gravissima imprudenza - ho fatto un test sierologico che ha dato esito negativo e un nuovo tampone al Santa Croce di Cuneo, anche quello negativo". "Anche ora sto bene" ha concluso precisando di aver agito comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza.