Qualche giorno fa, un cliente di un supermercato di Imola (Bologna) avrebbe rinvenuto un residuo compatibile con un pezzo di dito all'interno degli involtini primavera acquistati. Lo stesso ha subito allertato le forze ordine che hanno avviato un'indagine spedendo una pattuglia di carabinieri nell'abitazione del consumatore per verificare l'accaduto. Le forze dell'ordine avrebbero poi perlustrato le altre confezioni di involtini primavera presenti sugli scaffali del punto di vendita in questione. Sulla base delle prime indiscrezioni non sarebbero stati riscontrati altri episodi similari relativi al supermerket in questione.
La notizia è stata diffusa il 26 novembre da numerose testate locali e nazionali.
Una prima ricostruzione dell'accaduto
Il cliente in questione residente a San Lorenzo di Lugo in provincia di Ravenna, si sarebbe recato in un supermerket di Imola a fare la spesa, acquistando una confezione di involtini primavera. Ma una volta giunto a casa con l'intenzione di consumare il suo pasto, aprendo l'involucro vi avrebbe trovato qualcosa che sembrerebbe un frammento di dito. Il consumatore ha chiamato i carabinieri di Ravenna che sono intervenuti sul posto insieme al corpo di Lugo e al Nucleo di Antisofisticazioni e Sanità (Nas) bolognese. Secondo le prime ipotesi, quello che all'apparenza somiglierebbe ad un resto di dito risalirebbe a diversi giorni fa.
Sulla base delle analisi effettuate finora, gli involtini incriminati sarebbero stati confezionati in un'attività sita in Spagna. Si presume che all'interno della stessa, quel residuo sia caduto nell'impasto dell'alimento, esportato successivamente anche nel nostro Paese per essere venduto a quel supermarket di Imola. È risaputo come gli infestanti all'interno degli alimenti siano pericolosi per la salute, in quanto potrebbero provocare una vasta gamma di contaminazioni causate da organismi come batteri, virus, protozoi e elminti.
Le analisi in corso del residuo ritrovato nell'involtino
La Procura ravennate ha disposto le analisi del Dna al fine di portare alla luce la verità. In primo luogo si cerca di verificare che il frammento rinvenuto appartenga effettivamente a falangi umane. Secondariamente, la Procura è alla ricerca del motivo per il quale quel residuo sia finito tra gli involtini primavera comprati dal cliente.
Intanto le forze dell'ordine hanno effettuato un sopralluogo nel supermercato di Imola per controllare che non vi fossero altre confezioni di involtini alterate. Da una prima ispezione, sembrerebbe che all'interno del punto vendita non ve ne fossero altre contenenti qualcosa di anomalo, né altri clienti avrebbero segnalato simili episodi.