A due giorni dalla scomparsa di Diego Armando maradona, l'ex medico che lo ha tenuto in cura per 33 anni ha lanciato pesanti accuse. Secondo lui il suo paziente non sarebbe stato seguito a dovere a seguito dell'operazione al cervello alla quale è stato sottoposto agli inizi di novembre. Dopo l'intervento il Diez ha affrontato la riabilitazione post-operatoria direttamente nella propria abitazione, fino alle ore 12 di mercoledì 25 novembre, quando, la sua cameriera - che era andata da lui per somministrargli alcuni farmaci - lo ha trovato privo di vita.

Le accuse del suo ex medico per delle cure non adeguate

Una prima analisi ha confermato che Diego Armando Maradona è deceduto poco dopo le 12 locali in Argentina, nella sua casa a 40km dalla capitale Buenos Aires. Poco dopo, presso l'ospedale San Fernando, è stata effettuata l'autopsia. Il paziente ha riportato ''un'insufficienza cardiaca acuta, conseguenza diretta di una grave miocardiopatia, che ha generato un esteso edema polmonare".

Sulla base di quanto dichiarato nel referto, l'ex medico del campione, Alfredo Cahe, avrebbe lanciato pesanti accuse, ritenendo che il decesso del suo paziente sarebbe avvenuto in maniera insolita. In particolare il Pibe de Oro sarebbe stato dimesso troppo presto dalla clinica nella quale aveva subito l'operazione al cervello per la riduzione di un'edema subdurale, ''non esiste che un paziente nelle sue condizioni venga dimesso una settimana dopo quel tipo di intervento, mandarlo a casa è stata una stupidaggine'' ha dichiarato al riguardo Cahe, che ha evidenziato inoltre come "accanto avrebbe dovuto avere un medico all'altezza".

Come noto Diego è stato ritrovato privo di vita nella sua stanza. A nulla sono serviti gli interventi dello psicologo e dello psichiatra. L'arrivo delle ambulanze non ha fatto altro che accertarne il decesso.

La denuncia dell'avvocato di Diego per il ritardo dei soccorsi

Oltre alle accuse del medico di fiducia, anche l'avvocato di Diego Matias Morla, ha puntato il dito questa volta contro il ritardo dei soccorsi.

L’ambulanza ha tardato più di mezz’ora, non è una cosa che può passare sotto silenzio, bisogna indagare”. Morla ha inoltre comunicato che nelle 12 ore antecedenti alla sua scomparsa, Maradona non avrebbe ricevuto l'attenzione dovuta durante il lungo processo di riabilitazione. Solo le indagini del caso potranno portare chiarezza.

Ieri è stato il giorno delle lacrime e della commozione per tutti i cittadini del mondo di fronte alle immagini della bara di Diego. Il numero dieci più forte di tutti ha lasciato per sempre i suoi tifosi e la sua famiglia, la sua gloria rimarrà immortale.