Tragedia nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 novembre a Milano: un clochard di 71 anni è stato travolto in modo accidentale da almeno due camion della nettezza urbana, mentre dormiva nel suo giaciglio, nei pressi di un ingresso secondario dell’ospedale Fatebenefratelli, in via Castelfidardo, nel centro cittadino. Quando all’alba l’uomo è stato ritrovato, ormai privo di vita, il suo corpo presentava diverse ferite, oltre ad avere le braccia e le gambe fratturate.
Inizialmente era stato ipotizzato che ad investirlo fosse stato un pirata della strada, ma le telecamere presenti nelle vicinanze hanno consentito agli agenti della Mobile, sotto il coordinamento del pm Paolo Storari, di ricostruire l’accaduto.
Il clochard sarebbe stato investito mentre dormiva da diversi camion che transitavano dal passo carraio, situato nei pressi del suo giaciglio, posizionato a sua volta in un “punto cieco” per i grandi mezzi che in quel tratto di strada solitamente salgono con le ruote sui marciapiedi, per immettersi nel vialetto della struttura sanitaria.
I filmati delle telecamere di sicurezza hanno ripreso le ultime ore di vita del clochard
Dai filmati delle telecamere di sicurezza emerge come il clochard si fosse addormentato, riparandosi con alcuni cartoni e delle coperte, proprio sul marciapiede nei pressi del passo carraio situato all’ingresso della stradina che conduce al padiglione C del Fatebenefratelli.
Nelle immagini non si vede mai l’uomo alzarsi dal suo giaciglio, anche quando diversi mezzi, tra i quali due camion dei rifiuti, entrano ed escono dal cancello dell’ospedale. In particolare si vedono i due automezzi dell’Azienda Milanese Servizi Ambientali (Amsa) – il primo verso la mezzanotte, il secondo alle 4 di mattina – stringere molto la curva per attraversare il passaggio, travolgendo con ogni probabilità il povero clochard, senza nemmeno rendersene conto.
Adesso i due conducenti sono indagati dalla Procura di Milano per il reato di omicidio stradale. In una nota l’Amsa ha espresso il proprio cordoglio per la vittima e ha fatto sapere di essersi messa subito a disposizione delle autorità per chiarire la dinamica dei fatti.
Inizialmente si pensava che il clochard fosse stato travolto altrove
Secondo quanto hanno raccontato diversi testimoni, il clochard aveva l’abitudine di passare la notte in quella zona. Inizialmente gli inquirenti avevano creduto che il 71enne fosse stato investito sui vicini Bastioni di Porta Nuova, attraversati a tutte le ore del giorno da automobili che corrono a forte velocità: secondo questa ipotesi, l’uomo si sarebbe trascinato con le proprie forze per circa 50 metri, alla ricerca di aiuto, prima di cadere esanime nel luogo in cui è stato rinvenuto. Ma questa teoria è stata smontata dai filmati, che hanno dimostrato come la vittima non si fosse mai mossa per tutta la notte dal punto in cui aveva deciso di accamparsi e dove i camion della nettezza urbana lo avrebbero travolto.
Il mistero sull’identità del clochard travolto dai camion della nettezza urbana
Il clochard non aveva documenti con sé: così inizialmente si è pensato che potesse essere un italiano di 69 anni che frequenta la zona, ma successivamente è stato identificato in C. M., un rumeno di 71 anni, anche lui solito fermarsi in quel punto nei pressi dell’ospedale, per passare la notte in un giaciglio creato con le coperte e alcuni cartoni.
Poche ore prima un altro uomo senza fissa dimora è stato trovato privo di vita in città: F. G., 67enne di origini leccesi che da tempo viveva in strada, è stato ucciso dal freddo mentre dormiva su una panchina in via Dezza.