È iniziata ieri davanti al gup di Perugia Piercarlo Frabotta l’udienza preliminare del processo Palamara. Il capo di imputazione formulato dalla procura del capoluogo umbro è però stato modificato in corruzione per l’esercizio delle funzioni svolte dall’ex magistrato: all’inquisito viene in particolare contestato di aver fruito di una serie di viaggi e soggiorni in cambio di nomine e designazioni accomodanti. A procurargli questi indebiti vantaggi sarebbe stato - sempre secondo l’accusa - l’imprenditore Fabrizio Centofanti, mentre l’amica Adele Attisani avrebbe svolto il ruolo di istigatrice (anche lei è dunque fra gli accusati).

È presso l’abitazione di quest’ultima che Palamara avrebbe anche accettato di beneficiare di una serie di lavori di ristrutturazione da parte di varie imprese.

Capo d'accusa modificato: Palamara sarebbe stato corrotto per l'esercizio della funzione

In precedenza, gli era stata mossa l’accusa di aver ricevuto detti vantaggi da Centofanti in cambio di un giudizio di condanna nel procedimento disciplinare aperto nei confronti di un magistrato siciliano che indagava sul suo conto. Procedimento che si svolgeva proprio dinanzi alla competente commissione del Consiglio Superiore della Magistratura di cui Palamara era componente. I pm di Perugia avevano chiesto il rinvio a giudizio lo scorso 25 agosto, mentre è dello scorso settembre l’acquisizione al processo delle trascrizioni delle intercettazioni utilizzate nel procedimento disciplinare.

Ma adesso l’accusa è cambiata. Viaggi a Londra, Ibiza, Dubai, persino a Madrid per assistere alla partita di Champions League Real Madrid-Roma l’8 marzo 2016. Ma anche soggiorni, lavori di ristrutturazione e un trattamento di bellezza. L'accusa è di corruzione nell'esercizio della funzione. Centofanti avrebbe in particolare sborsato cifre a quattro zeri per i lavori di impermeabilizzazione e rifacimento del tetto e di costruzione di una veranda presso l’appartamento dell’Attisani.

Tra gli imputati c’è anche Giancarlo Manfredonia, titolare di un’agenzia di viaggi, accusato dai pm di Perugia di aver fornito false informazioni e fatture artefatte agli investigatori in modo da occultare i pagamenti corrisposti da Centofanti in favore di Palamara.

Il processo Palamara verrà riunito quello a carico dell'ex pg della Cassazione Riccardo Fuzio

I pm titolari dell’inchiesta Gemma Miliani e Mario Formisano hanno chiesto di riunire il procedimento a carico di Palamara, ora in politica al fianco dei Radicali, a quello in cui è coinvolto l’ex pg presso la Corte di Cassazione Riccardo Fuzio, accusato di rivelazione di segreto in concorso con Palamara medesimo. I riflettori sono puntati su un colloquio telefonico in cui Fuzio avrebbe avvisato l’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati dell’inchiesta di Perugia avviata nei suoi confronti.

Dopo la modifica del capo di imputazione, alla difesa è stato concesso il rinvio dell’udienza al 22 dicembre: l’impianto accusatorio si muove comunque nell’ipotesi della corruzione per l’esercizio della funzione svolta come componente dell’organo di autogoverno della magistratura. In occasione della prossima udienza verranno esaminate le questioni preliminari e si consentirà alle parti civili di costituirsi a processo.