Dieci chili di hashish in panetti, oltre 400 grammi di cocaina purissima, quatto fucili a canne mozze, sei tubi esplosivi, quattro detonatori, una carabina, due “tubi fucile” e anche 250 cartucce utilizzate per caricare pistole e fucili. Questo il bottino ritrovato ieri mattina, 3 novembre, dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cagliari nell’abitazione e nel giardino di Emilio Casu, 70enne pensionato originario di Quartu e volto sconosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo infatti era, almeno fino a ieri, incensurato. L'anziano, dopo tutti i controlli di rito, è stato trasferito in una cella del carcere di Uta con le accuse di detenzione illegale di esplosivi, di armi clandestine e sostanze stupefacenti.

Stando alle prime indiscrezioni filtrate negli ambienti di polizia, l’uomo era stato segnalato come un cacciatore di frodo. Ed è proprio questo il motivo per il quale gli uomini della Squadra mobile avevano “attenzionato” il pensionato.

Armi, droga ed esplosivi

L’operazione messa a segno ieri mattina all’alba dagli uomini della Squadra mobile della Questura di Cagliari è il frutto di indagini certosine, nate da diverse segnalazioni. I poliziotti infatti da tempo avevano ricevuto notizie del presunto “lavoro” di bracconaggio del pensionato di Quartu. Per questo, da tempo, lo avevano tenuto sotto controllo. La scorsa mattina, dopo aver raccolto una serie di indizi validi, i poliziotti hanno deciso di vederci chiaro e sono passati all’azione.

Con l’aiuto dei cani antidroga e antiesplosivo hanno infatti deciso di effettuare una perquisizione nell’abitazione e nel terreno di proprietà del pensionato. Sicuramente non si aspettavano di trovare quello che alla fine hanno recuperato. Nella cantina del 70enne hanno infatti trovato gli stupefacenti e le armi, nascoste in alcune fodere ricavate dal ritaglio della stoffa dei pantaloni.

Mentre in un deposito all’esterno dell’abitazione i poliziotti hanno avuto un’altra sorpresa.

Esplosivo da cava

In un magazzino utilizzato, almeno ufficialmente, come deposito degli attrezzi gli investigatori hanno trovato altre armi. I poliziotti hanno infatti recuperato sei “pie bomb” , una sorta di cannone artigianale ricavato da un tubo metallico, alla cui estremità era stato posto un sigillo.

Al suo interno gli agenti hanno recuperato oltre un chilo e duecento grammi di esplosivo da cava dall'alto potenziale, pronto per essere fatto detonare. Tutti gli ordigni, rimossi e sequestrati, sono stati poi fatti esplodere dagli esperti artificieri della polizia. Oltre a tutto questo gli agenti hanno anche recuperato due detonatori elettrici e quattro a miccia. Ora le indagini dovranno stabilire da dove provengano stupefacenti e armi e se siano state utilizzate per eventi delittuosi. Per questo motivo, almeno per ora, gli inquirenti non vogliono ancora sbilanciarsi sul proseguimento delle indagini.