Bellano è in subbuglio per colpa di un presunto don Giovanni in divisa, un maresciallo dei carabinieri accusato di insidiare le donne degli altri. Nella rinomata località turistica che si affaccia sul lago di Como, sono comparse due scritte anonime, una sul muro della scuola, l'altra di un condominio: entrambe sono rivolte contro il comandante della locale stazione. Sposato e padre di tre figli, il militare avrebbe da tempo passato il segno insidiando signore coniugate e scatenando la gelosia dei mariti. Lui nega tutto e grida al complotto.

Bellano, 'Giù le mani dalle mogli degli altri'

Bellano finora era conosciuto per essere un tranquillo borgo affacciato sul ramo lecchese del lago di Como, luogo manzoniano per eccellenza. Ma in questa storia, che sembrerebbe la trama di un romanzo, non ci sono promessi sposi a cui viene impedito di unirsi in matrimonio per i capricci di un signorotto locale. Ci sarebbero, invece, signore circuite dal maresciallo del paese, un uomo di mezza età, di bell'aspetto e dalla parlantina ammaliante.

Oltre a scatenare gelosie per aver importunato le donne di altri, avrebbe attivato in più uomini del paese dolorosi sospetti di essere stati traditi dalle loro consorti, conquistate dal presunto rubacuori.

Di certo c'è che qualcuno ha voluto prendersi una rivincita e ha reso pubblica a colpi di spray una sfida che in altri tempi sarebbe sfociata in un duello a colpi di spada: "Giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti", recita una delle due scritte anonime comparsa sul muro della scuola.

Bellano, il militare: 'Solo calunnie per mandarmi via'

Solo pettegolezzi e maldicenze, o un pretesto concepito da qualcuno, mosso da chissà quali motivi, per allontanare il militare? Per accertare la verità, l'accaduto è al vaglio della competente autorità giudiziaria. Ma ora, il comandante della stazione locale dei carabinieri rischia l'allontanamento per incompatibilità ambientale.

Il militare è in servizio a Bellano da 12 anni, conosce tutti, ed è noto ai residenti. Ha tre figli che lavorano in paese e una moglie che non sta vivendo ore spensierate, dal momento che è stata bersaglio di una seconda scritta in cui ancora si fanno insinuazioni pesanti per presunti comportamenti poco corretti del marito con le donne.

Il maresciallo ha respinto le accuse e agli amici ha rivelato che non si tratterebbe della vendetta di mariti gelosi, ma di un tentativo di cacciarlo fatto da qualcuno che ce l’avrebbe con lui. "Non riesco a immaginare di chi possa trattarsi: non ho mai avuto screzi con nessuno", ha riferito. Il luogotente valuterà se procedere per diffamazione contro ignoti. Sembrerebbe che chi ha realizzato le scritte conoscesse bene i suoi spostamenti: sono apparse proprio nel giorno in cui il militare è uscito di casa e quindi ha avuto modo di vederle, dopo un periodo di quarantena per il Covid.

Intanto, dell'accaduto è stato informato il comando provinciale dei carabinieri di Lecco e i gradi superiori. L'Arma ha avviato un'indagine interna per valutare se sussistano o meno i requisiti per la permanenza del militare nell'attuale incarico.

Bellano, solidarietà del sindaco al maresciallo

L'accaduto divide il paese. C'è chi, d'accordo con il militare, sostiene che si è trattato di un complotto e le malelingue avrebbero ottenuto ciò che volevano. Invece, alcuni residenti, interpellati da una troupe televisiva, non si meravigliano affatto. "Le voci giravano e si conosceva il modo di fare del maresciallo", dice qualcuno. "Non do tanto la colpa a lui quanto alle donne" sostiene una voce femminile.

In tanto clamore, il sindaco Antonio Rusconi ha provveduto a far rimuovere le scritte ingiurose e sarà fatto un intervento per imbiancare i muri vandalizzati. Ad avvisare il primo cittadino è stato proprio il militare alle sette di mattina. I proprietari delle mura imbrattate hanno presentato denuncia per vandalismo. "Non ci stiamo a questo gioco al massacro", ha detto Rusconi esprimendo solidarietà al maresciallo e alla famiglia. "Le scritte riguardano luoghi sensibili come il muro della scuola", ha detto il sindaco annunciando che tramite le molte telecamere di sorveglianza sparse per il paese, si sta cercando di individuare chi sia stato.