Nella giornata di ieri il gip di Como Laura De Gregorio ha disposto il rinvio a giudizio per il 42enne di Ponte Lambro che avrebbe inflitto una serie di maltrattamenti ai danni della figlia neonata e della propria compagna. Secondo le accuse, tra il 2017 e il 2018, l'uomo avrebbe addirittura afferrato la neonata dal pannolino tenendola sospesa nel vuoto. La madre della piccola anch'essa presunta vittima di maltrattamenti, due anni fa ha denunciato il proprio compagno. A breve si terrà il processo.

La bambina avrebbe subito dei continui maltrattamenti

Sulla base di quanto ricostruito finora dagli inquirenti, i primi episodi risalirebbero a giugno di tre anni fa, quando la piccola aveva poco più di un mese. Diversi i presunti episodi di violenza ai danni della bambina: in una circostanza il 42enne l'avrebbe avvolta in un lenzuolo, quasi soffocandola, intimando alla madre di non avvicinarsi. Un paio di mesi dopo l'avrebbe addirittura tenuta sospesa nel vuoto, minacciando di ucciderla. "Adesso ti faccio vedere cosa faccio alla bambina" avrebbe gridato l'uomo alla propria compagna. Successivamente l'avrebbe gettata con violenza sul materasso, fino a quando la piccola non avrebbe cominciato a vomitare.

In seguito ai maltrattamenti si era reso necessario anche l'intervento di un medico. Ma non sarebbe finita qui. Quando la piccola aveva compiuto dieci mesi, il padre le avrebbe poi fatto il bagnetto con dell'acqua ghiacciata, mandandola in ipotermia.

La madre avrebbe cercato di difendere la piccola

La donna sarebbe finita più volte in ospedale nel tentativo di difendere la bambina, il tutto a causa dei traumi provocati dalle percosse del proprio compagno: la madre della neonata avrebbe in definitiva ricevuto violenze e minacce ogni qualvolta avrebbe tentato di strappare la piccola dalle braccia di suo padre.

Dopo essersi resa conto che i comportamenti del compagno non erano più gestibili, avrebbe deciso di sporgere denuncia per porre fine alle violenze. La donna assistita si è costituita parte civile.

L'incubo sarebbe finito nel momento in cui l'uomo è stato arrestato per un altro reato commesso fuori Como, ma adesso deve rispondere delle accuse di maltrattamenti ai danni di una minore e della madre che la pm gli avrebbe contestato.

L'accusato avrebbe rifiutato il rito abbreviato, convenendo di sostenere il processo che avrà inizio a luglio. Pare che il 42enne abbia negato le accuse che la propria compagna gli ha rivolto, dichiarando di essere vittima delle sue calunnie. Le sue generalità non sono state divulgate per tutelare la privacy della minore.