Una scoperta inquietante a Firenze: i resti di un uomo sono stati rinvenuti all’interno di due valigie abbandonate nei campi, nei pressi del carcere di Sollicciano. A fare il drammatico ritrovamento è stato un anziano di 74 anni, che coltiva un orto adiacente al fossato in cui ha recuperato il primo trolley, qualche giorno fa. Il secondo invece è stato individuato dai carabinieri, a una settantina di metri di distanza dal luogo del ritrovamento iniziale.

Le spoglie dell'uomo sarebbero all’interno delle valigie da diversi mesi, come sembrerebbe dimostrare lo stato di saponificazione in cui si trovano i resti.

Si spera che l’autopsia e l’esame del Dna possano aiutare a scoprire l’identità della vittima, apparentemente di carnagione bianca e di un’età intorno ai 40 o 50 anni.

Il racconto di Michele, il pensionato che ha scoperto la prima delle due valigie

A scoprire il primo grande trolley è stato il 74enne Michele, che qualche giorno fa è tornato, dopo tanto tempo, nell’orto che aveva cominciato a coltivare da quando era andato in pensione, per togliere le erbacce che avevano invaso questo piccolo appezzamento di terra, vicino al carcere di Sollicciano. A un certo punto si è accorto della presenza di una vecchia valigia molto usurata: incuriosito, ha voluto aprirla per vedere cosa contenesse. All’interno c’era una valigia più piccola che conservava i resti umani, avvolti in una vecchia coperta.

Terrorizzato da ciò che aveva appena visto, Michele è corso urlando fino all’adiacente casa circondariale, per dare l’allarme.

I primi esami del medico legale sulle spoglie contenute nelle valigie

Il giorno dopo i carabinieri hanno individuato una nuova valigia, a poca distanza del luogo di ritrovamento della prima: all’interno c’erano altri resti umani, quasi sicuramente della stessa persona, un uomo dalla carnagione chiara, che al momento della morte poteva avere tra i quaranta e i cinquant’anni.

Da un primo esame delle spoglie, il medico legale si è detto convinto che il decesso della vittima risalirebbe a molti mesi fa: le due valigie potrebbero essere rimaste in quel terreno difficilmente accessibile per parecchio tempo.

Le due valigie potrebbero essere state lanciate dalla superstrada che lambisce i campi

I campi in cui si trovavano le valigie sono lambiti dalla superstrada Firenze-Pisa-Livorno: gli inquirenti ritengono possibile che, chi ha occultato il corpo – probabilmente dopo avere ammazzato la vittima – possa avere gettato di notte i due pesanti fardelli nei campi, scaraventandoli dalle barriere di protezione dell’arteria.

Comunque si sarebbe trattato di una mossa rischiosa e difficile da compiere, essendoci al lato di quel tratto della superstrada uno sbarramento alto all’incirca due metri. Qualcuno potrebbe aver visto o sentito un particolare interessante: a tal proposito i carabinieri della compagnia di Firenze Oltrarno hanno già ascoltato l’anziano che ha scoperto la prima valigia e il personale che lavora nel carcere. Tuttavia, secondo quanto riporta il Corriere, nessuno si sarebbe accorto di nulla di strano negli ultimi tempi.