Il mondo del body building è in lutto per la prematura e tragica scomparsa di Nicolas Ventura. Il culturista 33enne, conosciuto con il soprannome di Dado, è deceduto ieri, 1° gennaio, a poche ore dall'incidente sulla Persicetana, non lontana da Sala Bolognese, dove il giovane viveva. La notizia si è subito diffusa nel comune alle porte di Bologna e ha gettato nello sconforto i suoi tanti amici e gli allievi della sua palestra.

L'incidente nella notte di Capodanno

Secondo quanto ricostruito finora Nicolas Ventura, nella notte di Capodanno, si è schiantato con la sua Bmw, in località Tavernelle di Sala.

Il culturista, intorno all'una di notte, stava rientrando a casa in compagnia della fidanzata dalla vicina Casalecchio, dove aveva festeggiato l'arrivo del 2021 in compagnia della madre e di altri famigliari. Ad un certo punto, mentre percorreva la Persicetana, per cause ancora in fase accertamento, ha perso il controllo dell'auto e, dopo aver sbandato, è finito contro un semaforo. Dado, avrebbe fatto tutto da solo: nessun'altra vettura, infatti, è rimasta coinvolta nel sinistro.

Lo schianto è stato violento e, sul posto, con gli agenti della polizia locale di Terre d'Acqua, sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno dovuto estrarre i passeggeri dalle lamiere contorte. Il campione di body building, in un primo momento cosciente, è stato accompagnato "in condizioni di media gravità" all'Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna.

Il dolore di chi lo conosceva

Nel corso della notte, Dado si sarebbe aggravato e, nella tarda mattinata di ieri, venerdì 1° gennaio, i medici non hanno potuto fare altro che decretarne il decesso. Nicolas Ventura era conosciuto e stimato nell'ambiente del culturismo italiano. Negli scorsi anni, grazie alla guida tecnica dell’allenatore Alberto Grazia, il giovane aveva iniziato a competere e a diventare un campione dell'International Federation of BodyBuilding & Fitness (IFBB).

Dado era anche un personal trainer richiesto e stimato. "Era molto puntiglioso - ha ricordato una sua allieva - ma se volevi ottenere dei risultati dovevi lavorare con lui".

In queste ore, gli amici di Nicolas lo stanno ricordando sui social: "Non posso pensarci - ha scritto una giovane - sono ancora incredula: ti conosco da quando avevo 15 anni e sei sempre stato un ragazzo buonissimo".

"Aveva un grande cuore - ha aggiunto un collega - per un amico era pronto a fare qualunque cosa". Il giovane, sottolineando che Nicolas era pieno di progetti ed era un vero fiume in piena, ha anche precisato che il 33enne stava vivendo un buon momento: da qualche mese infatti si era fidanzato e, grazie al suo ultimo allenatore, era riuscito a crescere sportivamente.