La pandemia da Covid costringerà il nostro Paese a mantenere restrizioni per tutto il 2021. È questo il timore espresso dal virologo dell’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, che ipotizza l’utilizzo di zone rosse e di lockdown, escludendo la possibilità di feste e cene di gruppo per tutto l’anno appena iniziato. Un po’ meno pessimista del collega si rivela Massimo Galli. Il direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, si limita invece a preconizzare un’estate, la prossima, ancora caratterizzata da “restrizioni”.

Massimo Galli sull’epidemia da Covid: ‘La situazione non è tranquilla’

I dati dei contagi da Covid, in netta risalita negli ultimi giorni sia per quanto riguarda i numeri assoluti dei nuovi infetti, sia soprattutto per la percentuale di positivi trovati rispetto ai tamponi effettuati, spingono Massimo Galli ad alcune considerazioni. I numeri non dovrebbero ancora allarmarci, sostiene il medico, perché risentirebbero ancora del periodo di festività appena trascorso. “Ma la situazione non è tranquilla”, chiosa Galli, visto che secondo lui il nostro Paese sarebbe ancora lontano da una “situazione tranquilla”.

Galli ipotizza un’estate con restrizioni

Massimo Galli non vuole necessariamente puntare il dito contro gli assembramenti creati dallo shopping di Natale, ma aggiunge la considerazione che “se la gente si muove, il virus si muove con loro”.

Insomma, il professore dubita fortemente che “per l’estate saremo liberi da restrizioni”. A sostegno della sua tesi, Galli parla della situazione di emergenza in altri Paesi europei, dove il contagio da Covid ha ricominciato a diffondersi velocemente. Emblematico il caso dell’Inghilterra. Situazione che si potrebbe presto verificare anche in Italia, mette in guardia Galli, visto che “il nostro trend non è rassicurante”.

L’unico modo per sconfiggere la pandemia di Coronavirus, conclude, è dare il via ad una “campagna vaccinale estesa e massiccia”.

Pregliasco: ‘Terza ondata Covid sicura, pranzi e ritrovi dimenticati fino a fine 2021’

Sempre nella giornata di sabato 2 gennaio, un altro virologo, Fabrizio Pregliasco, rilascia un’intervista al quotidiano La Stampa sullo stesso argomento.

Pregliasco dà praticamente per certo l’arrivo di una terza ondata di Covid, augurandosi almeno che non si tratti di una “ondona”. Insomma, secondo il medico, l’anno appena iniziato “non promette bene” perché la curva dei contagi si sta appiattendo troppo lentamente. Sarebbe dunque necessario e “urgente”, precisa Pregliasco, “intervenire con nuove misure”. Numeri alla mano, aggiunge, bisognerà prolungare la zona rossa anche dopo il 6 gennaio. “Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino, circa fino a fine 2021”.