Si aggrava ulteriormente la posizione del noto senologo Raffaele Tortoriello. Il medico, dirigente presso l'Istituto Nazionale Tumori "Fondazione Giovanni Pascale" di Napoli, avrebbe lucrato su alcuni malati di tumore, secondo quanto emerge da un’indagine dei carabinieri del Nas e della Polizia di Stato, coordinata dal pm John Henry Woodcock. Inoltre negli ultimi tempi Tortoriello avrebbe anche cercato di inquinare le prove a suo carico: per questo motivo il gip di Napoli ha deciso di sottoporlo alla misura cauterale degli arresti domiciliari. Il medico, già direttore del day surgery dell’ospedale napoletano, dallo scorso 3 novembre era già stato interdetto per un anno dalla professione, a causa di una vicenda legata a presunte molestie ai danni di due sue pazienti.

Il medico avrebbe indotto le pazienti ad affrontare operazioni chirurgiche a pagamento

Poche ore fa i militari dell’Arma, accompagnati dagli agenti del commissariato di Napoli-Arenella, hanno eseguito l'ordinanza cautelare, che sarebbe stata emessa in seguito all'aggravamento del quadro probatorio a carico del medico indagato. Infatti dalle indagini risulterebbe che il dottor Tortoriello avrebbe ripetutamente tentato di inquinare le prove a suo carico, relative a episodi di concussione e malasanità. In particolare il primario, sarebbe accusato di alcuni episodi di concussione nei confronti di pazienti colpite da neoplasie al seno. L'indagato avrebbe lucrato sulle malate, inducendole a sottoporsi rapidamente ad “operazioni a pagamento” in un’altra struttura sanitaria, dopo aver prospettato loro la necessità di “un intervento chirurgico urgente”.

Le accuse di molestie nei confronti del medico

L’interdizione alla professione di medico per un anno è stata emessa nei mesi scorsi dal gip di Napoli, relativamente a una serie di presunti abusi, commessi ai danni di due pazienti, anche loro affette da neoplasie al seno. Per quella vicenda gli inquirenti hanno contestato a Tortoriello anche alcune aggravanti, come l’abuso di potere o la violazione dei doveri relativi alla prestazione di un pubblico servizio.

Le molestie risalirebbero al giugno del 2018 e a un periodo che va dall’agosto al novembre del 2019. Entrambe le pazienti si erano rivolte al medico per sottoporsi a un intervento chirurgico finalizzato a nascondere i danni provocati dai tumori al seno.

La difesa del medico in relazione alle accuse di abusi

In occasione dell’attuazione della misura attraverso la quale era stato interdetto dall’esercizio della professione, Tortoriello si era difeso dichiarando di essere “totalmente estraneo a qualsiasi pratica scorretta” sotto il profilo deontologico e di aver esercitato il suo lavoro di medico seguendo tutte le regole. Inoltre si era detto fiducioso nell’operato della magistratura, sicuro che la verità in merito alle accuse – a suo dire completamente infondate – sarebbe emersa quanto prima.