Il Covid-19 continua a mietere vittime, 391 nella giornata di ieri, e a parlare oggi della strategia del Comitato Tecnico Scientifico è stato il coordinatore Agostino Miozzo ha tracciato le linee guida sulle quali agirà il Governo nei prossimi mesi. Tra le varie proposte Miozzo ha consigliato l'intervento dell'esercito per le riaperture serali dei ristoranti. Il coordinatore del CTS ha inoltre spiegato che un lockdown totale di due mesi sarebbe da considerare una misura funzionale contro il Coronavirus.
Miozzo auspica un lockdown totale di due mesi
Secondo Miozzo e il CTS, l'unica misura davvero funzionale contro il Covid-19 sarebbe un nuovo lockdown totale di due mesi su modello di quello attuato l'anno scorso da marzo a maggio. Secondo il coordinatore del CTS una chiusura totale favorirebbe una velocizzazione della campagna vaccinale e abbasserebbe notevolmente sia il numero dei nuovi casi, localizzando e limitando le nuove varianti, sia di fatto quasi cancellando il numero dei morti. Constatata l'impossibilità di procedere in questa maniera uno dei primi temi toccati da Miozzo è stata l'opportunità, paventata negli ultimi giorni, di un'apertura dei ristoranti anche nelle ore serali.
Controlli serrati per favorire ristoranti e non solo
Per la riapertura delle attività però Miozzo ha chiesto al presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi una stretta sui controlli, giudicati insufficienti negli ultimi mesi, con l'aiuto dell'esercito sulle strade che andrebbe ad integrare l'apporto alle autorità locali già sotto sforzo da diversi mesi e autrici di un lavoro sensazionale. Non solo una provocazione, come spiegato dal coordinatore dal CTS, bensì una soluzione che potrebbe essere applicata anche in altri ambienti come nei luoghi a rischio in particolar modo nel weekend dove si registrano con facilità assembramenti. Miozzo si è scagliato in particolare con le Regioni, che non avrebbero coordinato una linea univoca sull'apertura delle scuole, ma anche con le amministrazioni locali che, a dire dell'esperto, sono state troppo morbide nel fare rispettare le regole dettate dal CTS su Movida e shopping favorendo la diffusione del Covid-19.
No allo spostamento tra le regioni
Miozzo si è quindi soffermato sull'argomento della mobilità tra regioni confermando la necessità di mantenere alta la guardia e le regole tuttora vigenti. Il CTS ha detto no quindi allo spostamento tra regioni se non per motivi strettamente necessari come Salute, lavoro o ritorno alla propria residenza per evitare che le varianti già presenti sul nostro territorio possano proliferare e diventare incontrollabili.
E' questo il punto focale sul quale dovrà pronunciarsi il nuovo Governo Draghi che dovrà cercare di mettere d'accordo le varie amministrazioni regionali affinché ci sia una gestione univoca dell'emergenza e, nel caso ce ne fosse bisogno, secondo Miozzo dovrà essere Draghi in prima persona a "sostituirsi" ai potere delle Regioni.