Clara Ceccarelli è stata accoltellata dal suo ex, Renato Scapusi, con accanimento e ferocia. Lo ha stabilito l'autopsia effettuata sul corpo della donna lunedì 22 febbraio. La 69enne commerciante genovese non è stata raggiunta da 30 coltellate, come ipotizzato in un primo momento dagli inquirenti, ma da oltre 100 fendenti. Il delitto è avvenuto il 19 febbraio nel negozio della donna, La Pantofoleria Jolly Calzature, nella centrale via Colombo.

L'uomo, 59enne ludopatico, sempre alla ricerca di soldi per giocare a videopoker o al Gratta e Vinci, perseguitava la ex dallo scorso marzo, quando lei l'aveva lasciato.

La donna non sopportava più le angherie, la richiesta continua di soldi, i furti di banconote al negozio, come accadeva durante la relazione. Per i commercianti della via che conoscevano bene Clara Ceccarelli, si è trattato di un femminicidio annunciato.

Clara Ceccarelli, l'autopsia

Lo scorso lunedì pomeriggio, l'esame autoptico eseguito dal medico legale Lucrezia Mazzarella ha evidenziato i molteplici colpi sferrati da Scapusi con un coltello che ancora non si trova. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, venerdì scorso l'uomo ha aspettato l'ora di chiusura per avventarsi nel negozio, sapendo che Clara era sola. Una volta dentro, l'ha spinta in un piccolo corridoio vicino al bagno, nel retro del negozio, non consentendole alcuna via di fuga e l'ha aggredita.

L'ha colpita in ogni parte, testa, addome, petto, schiena. La 69enne si sarebbe rannicchiata cercando di proteggersi e sarebbe morta dopo un lento dissanguamento. Sarebbe stata ancora viva all'arrivo dei soccorsi, mentre Renato Scapusi era già scappato. L’uomo è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile ore dopo: tentava di suicidarsi.

A Scapusi il pm Giovanni Arena contesta l'omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, dell’efferatezza e del passato legame affettivo con la vittima. Lo scorso lunedì, il pm ha affidato al perito forense Gabriele Rocca una consulenza psichiatrica, elemento su cui punta la difesa: anche un vizio parziale di mente può evitare l'ergastolo all'assistito.

Lo specialista ha avuto martedì un primo colloquio al carcere di Marassi con l'indagato e si è riservato 30 giorni di tempo per produrre la perizia. Scapusi per quattro volte ha tentato o minacciato il suicidio. L'ultima, giorni prima dell’omicidio, quando ha minacciato di buttarsi giù dalla scala antincendio di una scuola per i pesanti debiti da gioco, ed ha avuto un ricovero psichiatrico.

Clara Ceccarelli, la questione del coltello

Di decisiva importanza, anche per avvalorare l'ipotesi della premeditazione, è la questione dell'arma. Il coltello con cui ha ucciso la 69enne, Scapusi l'aveva portato con sé, o l'ha trovato nel negozio? È arrivato nella pantofoleria con l'intenzione di uccidere l'ex, o la rabbia è esplosa, magari vedendosi negare i soldi?

Nel corso delle indagini, si è appurato che Clara nel negozio aveva un coltello da cucina per tagliare la frutta, ma è incompatibile con le ferite riscontrate.

La Squadra Mobile ha sequestrato un coltello trovato lunedì scorso da una cronista poco distante dal luogo del delitto. Però è arrugginito, il che farebbe pensare che non abbia a che vedere con il delitto. La Scientifica lo analizzerà per avere la certezza. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Scapusi non ha saputo dire dove sia finito il coltello, non ricorderebbe dove l'ha abbandonato. Si è contraddetto. Ha sostenuto che avrebbe trovato l'arma nel negozio: sarebbe iniziata una lite tra lui e Clara che avrebbe impugnato l'arma finché lui non gliel'avrebbe strappata di mano per ucciderla.

In un primo momento, però, aveva ammesso di aver portato l’arma da casa. Tra i testimoni sentiti, un commerciante di via Colombo ha riferito una strana coincidenza: a lui è scomparso un coltello.

Clara Ceccarelli, il papà 84enne: 'Non mi è mai piaciuto'

A Sergio, padre 84enne di Clara, Scapusio non è mai piaciuto, fin dall'inizio della storia, 12 anni fa, tra lui e la figlia. Clara viveva con il padre e il figlio 30enne disabile. Sergio ha capito che Scapusio è uno stalker nell'ultimo anno: da quando aveva troncato la relazione, Clara aveva subito continue vessazioni. "Faceva pipì sulla saracinesca del negozio, rigava la macchina, rompeva la serratura della portiera. Suonava spesso al portone e io non gli aprivo.

Poi telefonava di continuo. Clara riappendeva ogni volta che capiva che era lui".

La 69enne aveva sporto una sola denuncia, ma contro ignoti. Ogni tanto cedeva e passava all'ex qualche banconota. Ma preoccupazione e paura erano cresciute in lei al punto che, come raccontato dal suo commesso, un paio di settimane fa si era pagata il funerale: più che una premonizione, sembra avesse la certezza del finale peggiore.