Arianna, la figlia ventenne di Ilenia Fabbri, difende il padre Claudio Nanni, indagato per l'omicidio della 46enne di Faenza. "Non è stato il mio babbo" ha dichiarato ai cronisti. Intanto, su disposizione della Procura di Ravenna, è scattato il "programma di protezione" per l'amica della ragazza, unica testimone de delitto. Del caso di Cronaca Nera si sta occupando la pm Angela Sforza.

Arianna difende il papà

Nei giorni scorsi , l'ex marito di Ilenia Fabbri è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota.

Gli inquirenti, da quanto si apprende, non escludono che il 53enne, titolare di un'autofficina a Faenza, possa avere pagato qualcuno per uccidere, lo scorso 6 febbraio, la 46enne. La figlia Arianna, però, non vuole credere a questa ricostruzione ed in questi giorni gli è sempre rimasta accanto. Nelle scorse ore, intercettata dalla stampa davanti all'appartamento-scena del crimine di via Corbara, ha difeso apertamente il padre. "Anche io voglio sapere chi ha ucciso mia madre - ha spiegato - ma non è stato lui".

"La vicinanza della figlia - ha sottolineato il legale di Nanni, l'avvocato Guido Maffuccini - è molto importante per lui". "In questo momento - ha continuato - è molto provato e non sta bene, Tuttavia, deve tenere duro, non solo per se stesso, ma anche per lei".

Maffuccini ha anche ribadito che il suo assistito si è dichiarato innocente e ha precisato che tra lui e l'ex moglie i rapporti erano inesistenti da almeno un paio d'anni.

Nel corso delle indagini, però, sarebbe emerso che tra Ilenia Fabbri e l'autofficina di Nanni c'erano dei contenziosi legali. La donna, infatti, aveva chiesto 100mila euro per la sua collaborazione nell'attività e, per questo, aveva avviato nei confronti dell'ex marito una causa di lavoro.

La prossima udienza era stata fissata per il prossimo 26 febbraio.

Sotto protezione l'amica di Arianna

A più di 10 giorni dal delitto di Ilenia Fabbri, l'assassino della donna è ancora in libertà. Nelle scorse ore, il Procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini ha ritenuto opportuno inserire l'amica di Arianna in un "programma di protezione testimoni".

Il via libera, come da protocollo, è stato dato dalla Prefettura competente.

La giovane, il giorno dell'omicidio, era ospite nell'appartamento di via Corbara e avrebbe fornito elementi ritenuti fondamentali dagli inquirenti. È stata lei, infatti, alle 06:06 del 6 febbraio, a telefonare ad Arianna - uscita, poco prima, con il padre - e a dare l'allarme avvertendola della presenza di un malintenzionato in casa. Inoltre, proprio grazie alla sua testimonianza, si è potuto fare un primo identikit dell'assassino ed escludere che Ilenia conoscesse il suo aggressore. Le ultime parole della 46enne, stando a quanto riferito, sarebbero state: “Chi sei? Cosa vuoi?”.