Benno Neumair ha confessato di aver ucciso la madre Laura Perselli (68 anni) e il padre Peter Neumair (63 anni) e dallo scorso gennaio è detenuto nel carcere di Bolzano. Ieri sera, mercoledì 17 marzo, la trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? è tornata sul caso di Cronaca Nera concentrandosi anche sulle tante bugie e gli innumerevoli tentativi di depistaggio messi in atto dal giovane supplente di matematica. Lo scorso dicembre il trentenne arrivò anche a chiedere un permesso nella scuola dove insegnava. Con la direttrice si giustificò dicendo di dover stare vicino ai genitori della sua ragazza che si era appena tolta la vita.

Il permesso richiesto per stare vicino ai genitori della fidanzata

Come ricostruito dagli inviati di Federica Sciarelli, Benno Neumair lo scorso 3 dicembre inviò una mail in lingua tedesca alla direttrice dell'istituto comprensivo di Bolzano dove, da settembre, lavorava in qualità di supplente di matematica e scienze e insegnante di sostegno.

Nel messaggio, mostrato in diretta, il trentenne raccontò che la sua fidanzata, che viveva a Innsbruck, si era suicidata e, per questo motivo, lui avrebbe dovuto raggiungere la città austriaca per stare vicino ai genitori di lei. La direttrice, in quell'occasione, gli concesse un permesso. Tuttavia, il giovane, al suo rientro in classe, non fornì mai all'istituto la documentazione richiesta per giustificare l'assenza.

Ma non solo. Benno l'11 gennaio 2021 - pochi giorni dopo la scomparsa dei genitori, avvenuta il 4 gennaio - chiese alla direttrice di non riferire quanto accaduto ai carabinieri.

L'interesse per l'anestetico

Durante la puntata, la redazione di "Chi l'ha visto?" ha raccontato un altro episodio emblematico, attualmente al vaglio degli inquirenti.

L'11 novembre 2020 Benno Neumair, su consiglio della madre, si recò dal dentista per curare delle piccole carie. Poco prima dell'appuntamento, però, come ha ricordato la stessa dottoressa, Laura Perselli la contattò per spiegarle che il figlio era intimorito dall'intervento in quanto non si era mai sottoposto a delle otturazioni.

La dentista intervenne utilizzando della lidocaina spray come anestetico e Benno, che non le era parso particolarmente preoccupato, mostrò un grande interesse per il farmaco e le fece diverse domande in merito. La dottoressa - che per sua stessa ammissione aveva trovato strana quella curiosità - dopo l'appuntamento con il giovane Neumair si sarebbe accorta della sparizione del flacone che aveva appena aperto. Ovviamente, non ci sono prove che il trentenne se ne sia impossessato durante quei pochi minuti in cui era rimasto da solo nello studio. Come hanno rimarcato gli avvocati difensori del supplente bolzanino, al momento si tratterebbe solo di una remota ipotesi investigativa e, a meno che le analisi dei Ris non dimostrino il contrario, non vi sono evidenze in merito alla sua eventuale colpevolezza.