A Cisliano, in Provincia di Milano, una bambina di due anni, Edith, è stata trovata morta nella sua casa, accanto alla madre in stato di incoscienza. L'allarme è stato lanciato dall'ex marito che, in seguito a una telefonata ricevuta dalla donna, ha chiamato il 112, dichiarando alle forze dell'ordine di essere stato contattato dalla donna. "Tua figlia non esiste più". Queste sono state le testuali parole che hanno spinto l'uomo a rivolgersi ai carabinieri del milanese.

Repentina la decisione dei militari di precipitarsi a casa della donna, un appartamento situato in Via Mameli.

Dopo non aver ricevuto nessuna risposta sono stati costretti a forzare una finestra per accedere all'abitazione, dove hanno trovato corpo esanime della piccola sul letto e, accanto a lei, la madre in stato di incoscienza con alcune ferite da arma da taglio sui polsi.

I medici hanno constatato la morte della bambina, ma non hanno potuto ancora stabilire la causa del decesso. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza, ma per chiarire meglio le dinamiche della morte è stata predisposta l'autopsia. La madre è invece stata trasportata d'urgenza all'ospedale di Magenta, dove è sorvegliata dai carabinieri. La donna, al momento, non è formalmente accusata di niente, ma chiarire la sua situazione sarà uno dei primi obbiettivi delle indagini.

Un contesto familiare problematico

Dalle prime ricostruzioni sembra che la donna stesse passando un momento difficile per via della separazione dal secondo marito, il padre della piccola Edith. È inoltre emerso che, in passato, la donna aveva denunciato l'uomo per maltrattamenti, ma che il caso era stato archiviato per mancanza di prove; all'accusa l'ex marito ha risposto con una controdenuncia per diffamazione ai danni della donna.

La madre era seguita dal Comune di Cisliano per via dei problemi psicologici ed economici che l'affliggevano. In passato aveva anche intrapreso un percorso di terapia con uno psicologo.

L'inquietante post su Facebook

La sera di domenica 7 marzo la donna aveva condiviso sul suo profilo Facebook un lungo post sula violenza sulle donne e in uno dei paragrafi aveva scritto: "Caro marito, vai a denunciami ancora per calunnia e diffamazione.

Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina". Starà agli inquirenti capire se tale messaggio fosse un'avvisaglia di qualcosa che potrebbe aver spinto la donna forse addirittura a togliere la vita a sua figlia.