Andrea Crisanti preoccupato dal numero ancora troppo alto di morti da Covid-19 in Italia. Decessi che potrebbero anche aumentare nei prossimi giorni, secondo le previsioni del virologo, vista l’alta circolazione del virus nel nostro Paese. Crisanti non riesce a spiegarsi il rapporto tra l’elevato numero di morti e quello, ritenuto troppo basso, dei nuovi casi di Coronavirus registrati ogni giorno. Per questo, il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova punta il dito contro i tamponi antigenici rapidi.

Andrea Crisanti preoccupato dagli ultimi dati

I suoi dubbi sulla reale efficacia dei tamponi antigenici rapidi nel riuscire ad individuare il coronavirus, il virologo li esprime dopo aver constatato i dati degli ultimi giorni. 20.396 nuovi contagi nella giornata di martedì 16 marzo, con un numero di decessi arrivato a toccare quota 502. Così tanti morti provocate dalla Covid-19 non si registravano dal gennaio scorso. Il giorno successivo, 17 marzo, se il numero dei morti è fortunatamente calato a 431, quello delle persone contagiate è salito a 23.059. Ed è proprio questo rapporto considerato anomalo tra morti e nuovi casi a non convincere Crisanti.

Crisanti: ‘Qualcosa non va, troppi decessi e pochi nuovi casi’

C'è qualcosa che non va. Non mi convincono questi numeri bassi di nuovi casi e questo dato così alto dei decessi”, dichiara alla Adnkronos il docente di Microbiologia all’Università di Padova. Crisanti ritiene infatti che alcuni dati vengano costantemente sottostimati.

Il virologo si dice sicuro del fatto che la contabilizzazione delle vittime avvenga in modo corretto. Dunque, questa la sua ipotesi, sotto accusa potrebbero finire i test antigenici rapidi che, da qualche tempo, vengono affiancati ai tamponi molecolari allo scopo di individuare l’infezione. Crisanti comunque si dimostra deciso, affermando che secondo lui i tamponi rapidi “dovrebbero essere proprio eliminati”.

O, almeno, utilizzati solo in determinate occasioni.

‘Virus sta circolando di più di quello che vediamo dai test’

Secondo Andrea Crisanti, inoltre, attualmente in Italia vengono effettuati troppi test antigenici rapidi. Ma non solo, pure “fatti male”. Questo tipo di tamponi, spiega, presentano due tipi di problemi: “Sono meno sensibili e li eseguono persone diverse”. Ma la preoccupazione di Crisanti deriva anche dal fatto che, secondo la sua analisi, “oggi sicuramente viviamo un grande incremento di casi. E con una situazione in rialzo è possibile che i morti aumenteranno ancora”. Il numero di morti registrato in questi giorni, infatti, si riferisce ad alcune settimane fa. Dunque, conclude il virologo, “il virus sta circolando di più di quello che vediamo dai test”.