Nuove rivelazioni sul delitto di Ilenia Fabbri sono emerse dal secondo interrogatorio di Pierluigi Barbieri, 53 anni, l’uomo accusato di essere l’assassino della 46enne di Faenza. Il mandante dell’omicidio, risalente allo scorso 6 febbraio, sarebbe il 53enne Claudio Nanni, ex marito della vittima, che l’avrebbe fatta uccidere per ragioni economiche in quanto tra i due era in corso una causa civile, intentata dalla donna per ottenere il pagamento degli stipendi mai ricevuti quando collaborava con il coniuge nell’autofficina di quest’ultimo. Lo scorso 17 marzo il killer di Ilenia avrebbe rivelato agli inquirenti che lui e Nanni avrebbero già cercato di uccidere per due volte la donna nel 2020.

I due precedenti piani per ammazzare Ilenia Fabbri

Barbieri, accusato con Nanni di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione, avrebbe raccontato di un primo tentativo, ideato a settembre dello scorso anno: in quel caso i due avevano pensato di uccidere Ilenia e di far sparire il cadavere, simulando la scomparsa della donna. In particolare, il sicario avrebbe rivelato che l’ex marito della vittima gli aveva fornito un trolley in cui nascondere il corpo della donna, dopo averlo cosparso di acido, e perfino una vanga per seppellirla in un punto isolato che i due avevano già individuato. Il secondo piano, molto simile a quello portato a compimento il 6 febbraio, era stato ideato nel mese di ottobre del 2020.

Anche in quel caso, Nanni sarebbe dovuto passare dall’abitazione della donna per prelevare con una scusa la figlia che viveva con Ilenia in quella casa, in modo da permettere a Barbieri di entrare nella residenza con un mazzo di chiavi che il mandante si era procurato e uccidere la 46enne rimasta sola. Pare che diversi imprevisti abbiano costretto i due a rimandare il loro progetto criminale di qualche mese.

Le conferme al racconto dei due piani per uccidere Ilenia nel 2020

Gli inquirenti considerano attendibili questi racconti di Barbieri. Infatti, i poliziotti avrebbero recuperato nell’autofficina di proprietà di Nanni e posto sotto sequestro il trolley e la vanga che dovevano essere utilizzati per occultare il corpo di Ilenia.

Claudio Nanni non ha voluto parlare di queste novità nelle indagini nel nuovo interrogatorio davanti al gip Corrado Schiavetti, al pm Angela Scorza e a Claudio Cagnini, capo della mobile. Per l’ennesima volta, l’ex marito della 46enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le sue uniche dichiarazioni restano quelle dello scorso 3 marzo, all’indomani del fermo, quando aveva spiegato di aver mandato il complice in quella casa non per uccidere Ilenia, ma per intimidirla, in vista della nuova udienza del processo civile in corso per il risarcimento degli stipendi mai ricevuti dalla donna, per un totale di 100mila euro. Questa versione non è considerata plausibile dagli inquirenti che lo ritengono, a tutti gli effetti, il mandante di un delitto premeditato, visti gli indizi raccolti e le testimonianze di amici e conoscenti di Ilaria.

Barbieri ha chiarito la dinamica del delitto di Ilenia

Pierluigi Barbieri, nel nuovo interrogatorio, si è dilungato anche sui dettagli di quanto avvenuto la mattina del 6 febbraio. Subito dopo la partenza di Claudio Nanni con la figlia, il sicario si sarebbe introdotto nell’abitazione per ammazzare Ilenia. Il killer sarebbe arrivato nella camera da letto al primo piano, dove avrebbe provato a strangolare la 46enne. Tuttavia, la donna si sarebbe difesa, scappando via, tanto da costringerlo a rincorrerla al piano di sotto. Al termine della colluttazione, Barbieri avrebbe nuovamente tentato di soffocare Ilenia con il manico di un martello da carpentiere; tuttavia, spaventato dai vicini di casa che avevano cominciato a suonare alla porta, alla fine l’avrebbe uccisa con una coltellata alla gola.

Inoltre l’assassino avrebbe nascosto il manico del martello nei pressi di un cavalcavia dell’autostrada A14. Subito dopo l’interrogatorio, gli agenti si sono recati sul posto, dove hanno ritrovato l’arma.