Arrivano le prime rassicurazioni dall'Ema riguardo ad AstraZeneca. La valutazione definitiva sulla sicurezza del vaccino anglo-svedese è prevista per giovedì 18 marzo, ma nel frattempo le dichiarazioni preliminari sembrano incoraggianti. Intanto, il ministro della Salute Roberto Speraza, in audizione di fronte alle commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato, ribadisce come i vaccini siano considerati dal governo "la prima vera chiave per chiudere questa stagione".

Recuperare i ritardi nelle vaccinazioni

Lo stop temporaneo alle vaccinazioni con il siero AstraZeneca ha causato un notevole rallentamento della campagna vaccinale, già in difficoltà in diverse Regioni.

Si attende il via libera dell'Ema, previsto per giovedì, per poter ripartire e recuperare i quattro giorni di stop, comunicano da Palazzo Chigi. Oltre 700mila dosi del vaccino Pfizer sono in arrivo, e l'ok delle Agenzie del farmaco italiana e europea è necessario per poter dare una nuova spinta alla campagna vaccinale e recuperare così i ritardi. "Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza", continua il ministro Speranza, ma serviranno un paio di settimane per tornare a regime.

'Nessuna correlazione tra vaccino AstraZeneca e trombosi'

In attesa del pronunciamento ufficiale, l'Ema ha già dichiarato che non ci sono al momento indicazioni di una correlazione tra i casi di trombosi e il vaccino AstraZeneca.

Tuttavia, afferma in conferenza stampa Emer Cook, direttore esecutivo dell'Ema, l'Agenzia ha preso molto seriamente le preoccupazioni degli Stati e sta effettuando analisi approfondite e rigorose caso per caso. L'Agenzia ha chiesto il parere anche di alcuni esperti di trombosi per verificare se il vaccino anti Coronavirus possa aver influito in qualche modo nello sviluppo di tromboembolie in alcuni soggetti vaccinati.

Al momento, i casi accertati di trombosi in soggetti vaccinati sarebbero circa 30 casi su oltre cinque milioni di vaccini AstraZeneca somministrati. "Non è raro che si abbiano reazioni avverse - ha spiegato Cook - quando si vaccinano milioni di persone".

Il web si divide

L'opinione pubblica italiana sul web si divide riguardo al vaccino.

C'è chi teme che i casi riscontrati di trombosi siano collegati al vaccino e chi fa notare che, anche se fosse, la loro incidenza è minima rispetto ad altri farmaci di uso comune, come la pillola anticoncezionale. Ciò non toglie che un'analisi sia doverosa, continuano i difensori del vaccino, anche nel caso in cui tali reazioni avverse si sviluppino nei soli soggetti, magari inconsapevoli, con predisposizione a determinate patologie. O in soggetti che assumono altri farmaci che possono causare una reazione. C'è da sottolineare anche come sia impossibile prevedere tutte le possibili reazioni avverse, poiché non esistono sperimentazioni che comprendano una così larga scala di soggetti.

Vaccinazioni presto in farmacia

Intanto, il ministro Speranza annuncia che il governo sta lavorando ad un piano normativo che permetta alle farmacie a agli infermieri di contribuire all'accelerazione del piano vaccinale. "Sono in arrivo nel secondo trimestre del 2021 oltre 50 milioni di dosi e, nel terzo trimestre, oltre 80 milioni" che secondo il ministro daranno una significativa spinta in avanti alla campagna vaccinale.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è sentito martedì sera con il presidente francese Emmanuel Macron, per uno scambio di vedute riguardo alla decisione di diversi Paesi europei di sospendere le somministrazioni di AstraZeneca. Una semplice misura precauzionale, riportano fonti di Palazzo Chigi, in attesa del pronunciamento dell'Agenzia del farmaco europea. Le vaccinazioni con AstraZeneca ripartiranno una volta avuto l'ok di Ema e Aifa.