Potrebbe esserci l'ombra delle psico-sette dietro la misteriosa scomparsa di Alessandro Venturelli, ventenne di Sassuolo (Modena) e di Stefano Barilli, 23 anni, di Piacenza. I due giovani, che non si conoscevano e non avevano alcun legame tra loro, si sono allontanati dalle loro rispettive abitazioni in due momenti differenti. Tuttavia, nelle scorse settimane sarebbero stati fotografati insieme alla stazione Centrale di Milano. La mamma di Alessandro, parlando con i cronisti del Resto del Carlino, ha ricordato che il figlio, in più di un'occasione, le aveva detto di sentirsi manipolato.

Del caso di cronaca nera si sta interessando anche "Chi l'ha visto?".

L'ombra della psico-setta

Alessandro e Stefano vivevano in due città diverse, non avevano contatti in comune, ma come sottolineato anche dal Corriere della Sera, la loro storia presenterebbe diverse analogie. I due giovani, da quanto si è appreso, erano umorali, con pochi amici e inclini a relazioni brevi. Nonostante ciò, erano molto ambiziosi e desiderosi di emergere e ottenere una propria indipendenza economica. Anche per questo motivo, nei genitori dei due ragazzi, si sarebbe fatta largo la convinzione che qualcuno, forse una setta, possa averli attratti magari con la promessa di guadagni facili.

La mamma di Alessandro, la signora Roberta, alla stampa, ha ricordato che pochi giorni prima della scomparsa, il giovane, solitamente aperto e solare, le era parso distante e molto nervoso.

"A volte - ha ricordato - mi diceva: ‘Mi sento manipolato’. Però, quando gli chiedevo ulteriori spiegazioni ammutoliva". A cambiarlo, a suo dire, sarebbe stato anche un libro piuttosto particolare e lontano dai suoi soliti interessi. Il ventenne modenese, infatti, stava leggendo un testo sulle facoltà mentali nascoste (dal titolo: "Il potere del cervello quantico").

Roberta e il marito, nelle scorse settimane, avrebbero esternato le loro preoccupazioni anche con le forze dell'ordine e avrebbero chiesto al commissariato di polizia di Sassuolo di indagare anche sul possibile coinvolgimento di una setta. Al momento, però, non sarebbe possibile investigare in tal senso sulla base di semplici sospetti.

"Ci hanno spiegato - ha concluso la donna - che si deve passare prima dalla prefettura e che per farlo occorrono almeno degli indizi".

Alessandro si è allontanato da Sassuolo, Stefano ha lasciato Piacenza

Alessandro Venturelli, perito elettronico, si è allontanato da Sassuolo (Modena), dove viveva con i genitori, sabato 5 dicembre 2020. Prima di andarsene, senza dire nulla a nessuno e senza portare con sé smartphone e pc, ha preparato uno zainetto con della biancheria di ricambio e si sarebbe tagliato le basette.

Stefano Barilli, invece, ha fatto perdere le proprie tracce lunedì 8 febbraio 2021. Stando a quanto ricostruito, dopo aver riordinato la camera e cancellato la cronologia di ricerca dai device sarebbe uscito dalla sua casa in zona Farnesiana a Piacenza, portandosi solo dei boxer e i documenti.

Sul letto, i genitori hanno ritrovato una lettera d'addio, il passaporto e un bancomat (a cui sarebbe legato un conto corrente piuttosto cospicuo).

In entrambi i casi, sulle prime, venne ipotizzato un gesto estremo. Tuttavia le indagini condotte dalle forze dell'ordine, non trovarono riscontri in tal senso.

La foto in Centrale

I familiari degli scomparsi, nella speranza di riabbracciare al più presto i propri cari, spesso decidono di rivolgersi alla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?". E così hanno fatto, ovviamente in due momenti differenti, anche i genitori di Alessandro e Stefano.

Proprio grazie al programma condotto da Federica Sciarelli, il 18 febbraio scorso, si è arrivati a una svolta inaspettata nei due casi di cronaca nera.

Da quanto ricostruito, infatti, una telespettatrice, mentre si trovava alla stazione Centrale di Milano, ha notato un ragazzo che assomigliava al 23enne piacentino in compagnia di un altro giovane. Senza farsi vedere, gli ha scattato una foto con il suo cellulare e l'ha fatta avere a Natascia, la mamma di Stefano.

"Quando l'ho vista, seppur fosse sgranata, ho avuto un sussulto — ha affermato la donna — perché sentivo che fosse vivo". Poi, ha aggiunto che il figlio ha una corporatura più esile, ma potrebbe trattarsi di un effetto ottico dovuto al cappotto, di una taglia più grande. Così, tramite l'avvocato Ilaria Sottotetti, nella speranza di rintracciarlo ha chiesto aiuto anche all'associazione dei City Angels".

"Ho riguardato la foto centinaia di volte - ha poi dichiarato la donna - e a un certo punto ho avuto un lampo. Il ragazzo che era con lui poteva essere Alessandro Venturelli e allora mi sono messa in contatto con i suoi genitori che lo hanno riconosciuto".

Roberta, la mamma del giovane perito elettronico, avrebbe però notato un particolare piuttosto inquietante, che l'avrebbe portata a ipotizzare un'influenza esterna. I due giovani, infatti, sono vestiti in maniera elegante, ma pressoché identica. E quello stile, a suo dire, non apparterebbe al suo Alessandro, che odiava il look total black.