Una coppia di turisti stranieri, sbarcata a Olbia con il proprio camper in Sardegna è risultata positiva dopo i controlli. Peccato però che si fosse già allontanata di 100 chilometri dal porto e non è stato facile ricontattarla e metterla in quarantena. Stessa identica cosa accaduta a un’altra coppia che, però, ha saputo di essere positiva al tampone dopo aver fatto colazione in un bar del centro. L’assalto alla Sardegna sembra essere iniziato. Almeno secondo la denuncia dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Roberto Li Gioi e Desirè Manca.

Insomma secondo i pentastellati sembra che nell’Isola “bianca” i controlli anti Covid abbiano le "maglie slabbrate", sostengono i 5 Stelle . Anche sui social il grido d’allarme viaggia a gonfie vele per chiedere al presidente della Regione, Christian Solinas, di blindare gli ingressi nell’Isola. La paura è quella di un assalto di chi in Sardegna ha una seconda casa e ne vuole approfittare soprattutto in vista delle vicine vacanze pasquali.

L’allarme dei sindaci

Anche i sindaci di numerosi comuni hanno lanciato l’allarme e chiesto maggiori controlli in entrata per evitare di veder sparire il colore bianco dalla Sardegna. In prima linea il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, che nel suo comune conta oltre duemila seconde case tra Canniggione, Porto Cervo, Baia Sardinia e Liscia di Vacca: “Soprattutto in questo periodo di massima delicatezza - sottolinea il sindaco – i controlli negli scali isolani devono essere infallibili.

Corriamo un rischio altissimo – spiega – la preoccupazione è di cambiare colore e di perdere definitivamente la conquistata zona bianca”. L’idea è quella di “imitare” l’ordinanza messa nero su bianco in Valle D’Aosta che – in parole povere – blinda i confini della Regione: “Non è giusto puntare il dito su chi decide di spostarsi dalle zone rosse – ammette il primo cittadino – per raggiungere la propria casa nelle località turistiche.

Però i controlli devono essere eseguiti in maniera perfetta – conclude – altrimenti il rischio di contagio diventa altissimo”.

Il modello Valle d’Aosta

Emiliano Deiana, presidente regionale dell’associazione dei Comuni italiani (Anci), ha le idee chiare: “Il virus si muove con la gente – spiega – bisogna prendere provvedimenti più restrittivi.

Secondo me è sbagliatissimo permettere di spostarsi da una zona rossa a una bianca se non per motivi di lavoro o di salute. Si rischia l’assalto, come già sta accadendo, e si rischia un aumento vertiginoso dei contagi". Chiede così alla Regione Sardegna di intensificare maggiormente i controlli in porti ed aeroporti. Il rischio è altissimo e a pagarne sarebbero tutti i sardi che fino ad ora si sono comportati in maniera egregia per conquistare la zona bianca.

C’è poi chi, come gli indipendentisti, teme il peggio per la Sardegna e chiede formalmente al presidente della Regione di emanare un’ordinanza per bloccare totalmente l’arrivo dei viaggiatori che provengono soprattutto dalle zone rosse.