Ancora una volta una donna è al centro di un episodio di Cronaca Nera.
E. S. R., 32 anni, è stata uccisa in casa da uno sconosciuto: il misterioso assassino l’ha colpita alle spalle con un’unica coltellata alla gola, che non le ha lasciato scampo. La vittima, di origini romene, è stata trovata priva di vita all’alba di domenica 18 aprile nel suo appartamento in via dei Partigiani ad Aosta. L’autore dell’aggressione, prima di lasciare la casa, avrebbe preso il cellulare e il tablet della donna, portandoli via per eliminare tutti gli indizi che potessero favorire la sua identificazione.
La 32enne è deceduta a causa della profonda ferita al collo, sferratale mentre si trovava in bagno. Ad indagare sul delitto sono gli uomini della squadra mobile, sotto il coordinamento del pm Luca Ceccanti. In queste ore si sta procedendo con l’analisi dei tabulati dei cellulari della donna e delle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nei pressi dell’abitazione.
La donna uccisa non rispondeva più da diverse ore alle chiamate telefoniche dei parenti
Sabato notte la sorella e la madre della vittima, insieme a un amico, si sono messe in viaggio da Lucca, dove le due donne vivono e dove ha abitato per molto tempo anche la 32enne, perché da ore non riuscivano più ad avere notizie della vittima, che aveva improvvisamente smesso di rispondere alle chiamate telefoniche e ai messaggi su Whatsapp.
Arrivate ad Aosta alle sei di mattina, si sono immediatamente recate presso l’abitazione della donna, dove però sembrava non esserci nessuno. A quel punto, temendo il peggio, hanno deciso di chiedere aiuto: così i vigili del fuoco, una volta entrati in casa, hanno fatto la macabra scoperta.
La donna uccisa in casa si era trasferita ad Aosta da circa un mese
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la donna era andata a vivere ad Aosta da circa un mese: aveva lasciato Lucca e preso in fitto un appartamento al piano terra dello stabile in via dei Partigiani. A quanto pare la donna non aveva un’occupazione stabile, né un qualche legame in particolare con la città in cui si era trasferita.
Da un primo sommario esame, il medico legale ha potuto stabilire che il decesso è avvenuto in un arco di tempo che va tra il primo pomeriggio e la serata di sabato. Inoltre gli inquirenti non hanno trovato segni di effrazione in casa; svanita nel nulla anche l’arma con cui la 32enne è stata uccisa. Gli inquirenti hanno già sentito diversi testimoni: sembra che quel giorno nel palazzo nessuno abbia sentito rumori o urla sospette. Inoltre si è saputo che l’ultima a incrociare Elena nell’androne del palazzo sarebbe stata una vicina di casa, che l’avrebbe vista verso le 11 di sabato mattina.
Le indagini si sono concentrate sui possibili legami della donna con il mondo della prostituzione
Dalle prime indagini non sarebbero emersi particolari legami tra la donna e il mondo della criminalità.
Tuttavia alcune immagini di Elena sarebbero state pubblicate in diversi siti di incontri a pagamento, che hanno suggerito agli inquirenti la pista di un delitto legato al mondo della prostituzione, forse una vendetta oppure un regolamento di conti. Con ogni probabilità è stata la stessa vittima a far entrare il killer nel suo appartamento per un incontro. L’autore del delitto si è avvicinato alla 32enne mentre era di spalle per colpirla con la lama e poi fuggire via, chiudendo dall’esterno la serratura della porta di casa. Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia sulla salma, che potrà ulteriormente chiarire la dinamica di quanto accaduto. Nel frattempo si esamina anche il passato della donna, che negli ultimi anni aveva vissuto spostandosi in diverse città, e fermandosi per un certo periodo anche a Londra, prima di tornare in Italia.