Matteo Bassetti molto critico nei confronti del collega Massimo Galli. A dividere i due medici è il giudizio sulle riaperture annunciate dal governo Draghi a partire dal 26 aprile. Secondo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, si tratterebbe di un “rischio calcolato male”. Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, replica durante la puntata de L’aria che tira del 19 aprile: “Lavora contro la propria Regione”. Nella trasmissione condotta da Myrta Merlino è presente anche il vicedirettore del quotidiano La Verità, Francesco Borgonovo, che utilizza toni ancora più ultimativi: “Galli si è contraddetto 500 volte, facessero lui ministro o stesse zitto”.

Matteo Bassetti critica Massimo Galli

“Bassetti ha sentito quale è il ragionamento di Galli? - domanda Myrta Merlino al suo ospite - Ci sono ancora troppi contagi. La verità è che non siamo pronti a correre questo rischio, quindi il rischio viene mal calcolato, questa è la sua obiezione”. Secondo Matteo Bassetti “il problema è che forse a Galli sfugge un passaggio. Se i contagi non funzionano abbiamo il sistema dei colori - spiega l’infettivologo - ma non è che dal 26 aprile viene spento il sistema dei colori”. In pratica, prosegue, “vale il concetto che se c’è un’area dove la situazione (dei contagi ndr) non va, vengono messe in zona rossa alcune parti di una Regione, di un Comune o di una Provincia”.

Bassetti: ‘Passo la mia vita a lavorare insieme alla Regione’

Per Bassetti, dunque, “non è cambiato niente rispetto a quello che abbiamo fatto in tutto l’inverno appena passato. Forse gli è sfuggito questo passaggio”. Ma la stoccata Politica più dura nei confronti del collega arriva alla fine del suo intervento. “Chi come me passa la propria vita a lavorare insieme alla Regione (Liguria ndr), perché io ogni giorno lavoro con la mia Regione, forse ha una maggiore idea rispetto a chi invece lavora contro la propria Regione (la Lombardia in cui opera Galli ndr)”.

Anche Borgonovo contro Galli: ‘Stesse zitto’

La conduttrice domanda allora anche a Borgonovo cosa ne pensi del tema delle riaperture e delle dichiarazioni di Galli. “Ci sono persone che sono alla fame, aziende che chiuderanno e la politica non ragiona sui dati scientifici - accusa il giornalista - visto che c’è la gente in piazza, adesso hanno deciso di riaprire, di prendersi un rischio calcolato che potevano prendersi anche un mese fa”.

Borgonovo non riesce a comprendere su quali basi scientifiche si decida di continuare ad imporre il coprifuoco alle 10 di sera: “È una stupidaggine”. Poi, l’affondo contro il medico lombardo. “Sono ancora lì a sentire Galli che si è contraddetto 500 volte e ogni volta va in tv per dire che hanno sbagliato. Allora facessero lui ministro della Salute e vediamo come vanno a finire le cose, se no stesse zitto”, ci va giù pesante Borgonovo prima che Myrta Merlino intervenga per difendere Galli.