Ufficialmente gestivano un negozio specializzato nel commercio di marijuana “legale” a Olbia. In realtà però – come hanno accertato le indagini svolte dai carabinieri – nella loro attività vendevano anche marijuana illegale, insomma “erba” con un principio attivo superiore allo 0,5% e quindi totalmente illegale. Una coppia di fidanzati olbiesi di 40 e 35 anni sono stati arrestati questa mattina, 15 aprile, dai carabinieri della stazione di Olbia. I militari all'interno di alcuni locali e della loro abitazione hanno trovato delle serre di marijuana, con ben 111 piante rigogliose.

E hanno anche sequestrato oltre dieci chili di cannabis pronta per essere spacciata che, una volta immessa nel mercato illegale della droga, avrebbe potuto fruttare migliaia di euro.

Come quelli ritrovati all'interno della casa, quasi 30 mila euro che secondo gli inquirenti sarebbero il frutto dello spaccio. I carabinieri hanno anche sequestrato bilancini di precisione e tutto il materiale per il confezionamento della droga. I due sono finiti agli arresti domiciliari, in attesa di essere ascoltati dal magistrato di turno che si occuperà del caso. Il loro negozio, proprio al centro di Olbia, è stato messo sotto sequestro. Mentre il commesso dell'attività è stato denunciato. Secondo i carabinieri infatti il giovane era a conoscenza del traffico illecito e avrebbe “spacciato” anche la marijuana illegale.

Controlli a tappeto

Gli investigatori della compagnia dei carabinieri di Tempio da qualche tempo avevano avviato una serie di controlli per monitorare gli “Smart Shop”, i famosi negozi che vendono canapa legale ma non solo. Lo scopo dei controlli era quello di verificare appunto se all'interno di questi esercizi commerciali non si svolgessero anche traffici illeciti.

Proprio per questo motivo – dopo aver ricevuto diverse segnalazioni particolari – i militari hanno deciso di tenere sotto controllo la coppia di fidanzati olbiese titolare di un noto “Smart Shop” in città. Alcune voci arrivate in caserma infatti parlavano di strani traffici all'interno del locale dei due ma anche all'interno della loro abitazione.

Per alcuni giorni gli inquirenti hanno infatti controllato i loro movimenti che, in diversi casi, hanno confermato i loro sospetti.

Così questa mattina i carabinieri hanno deciso di passare all'azione e si sono presentati a casa della coppia. All'interno dell'abitazione e di alcuni locali i militari hanno avuto ragione di quello che sospettavano. I due infatti avevano creato una serra di marijuana, con tanto di deumidificatori, lampade termiche, stufe e pompe di calore. Strumenti utilizzati per ottenere un'ottima e veloce crescita delle piante.

La perquisizione e i sequestri

I carabinieri della compagnia di Olbia hanno perquisito tutti i locali in uso alla coppia e hanno sequestrato parecchia droga.

All'interno di una cinquantina di barattoli di vetro, quelli che vengono utilizzati per conservare la marmellata, hanno infatti recuperato foglie secche e inflorescenze di marijuana per un peso totale di oltre 10 chili. Poi nelle serre ricreate hanno trovato 111 piantine di marijuana, alte tra i 30 e 40 cm e anche pochi grammi di hashish. La conferma che si trattasse di marijuana illegale, tra l'altro, è arrivata grazie al ritrovamento di alcuni documenti in possesso della coppia.

I carabinieri infatti hanno fatto analizzare “l'erba” da alcuni laboratori specializzati che hanno confermato la qualità della marijuana, con un valore di principio attivo superiore allo 0,5%, quindi totalmente illegale.

Tra l'altro piante di “erba” conosciute e molto potenti come la “red berry bomb”, la black mamba e la ketame gold. Per questo motivo, dopo tutti i controlli di rito, i due sono stati arrestati e costretti ai domiciliari in attesa del processo per la convalida della detenzione.