"È come se Benno avesse ucciso anche Madé". Carla Perselli, sorella di Laura, dopo il ritrovamento del corpo del cognato Peter Neumair, ha rotto il silenzio e ha parlato ai cronisti dell'Alto Adige, quotidiano locale che in questi mesi ha seguito con attenzione il caso di Cronaca Nera. Sui resti, fortemente compromessi dalla lunga permanenza in acqua dell'insegnante 63enne, nei giorni scorsi è stata eseguita l'autopsia. Tuttavia, i primi accertamenti del medico legale non avrebbero fornito nuovi elementi e non avrebbero, quindi, dato riscontro alla versione del figlio Benno, reo confesso.

'È come se Benno avesse ucciso tre persone'

Martedì 27 aprile il fiume Adige ha restituito il corpo di Peter Neumair. Madé, la figlia minore, ha riconosciuto il padre dalla foto dell'orologio che aveva al polso. Quella foto ha posto fine a un'attesa straziante che, per oltre quattro mesi, ha costretto la giovane e i suoi cari a una "dimensione sospesa". Carla Perselli, la zia materna di Madé e Benno, ha spiegato "Ci aspettavamo questa notizia e ci auguravamo anche che arrivasse. Tuttavia, adesso siamo nuovamente precipitati nel dolore. Volevamo trovare anche il corpo di Peter, per potergli dare una degna sepoltura, ma ora il dolore è davvero grandissimo". La donna ha poi ammesso: "La mancanza di Peter e Laura si sta facendo sentire in tutta la sua drammaticità".

Ora che la famiglia Neumair-Perselli si trova ad affrontare ed elaborare un "doppio lutto, inaccettabile e atroce", Carla ha rivolto un pensiero particolare alla nipote. "È come se Benno avesse ucciso tre persone - ha precisato - in quanto è come se avesse ucciso anche Madé. Ovviamente, non l’ha uccisa fisicamente, ma è come se l'avesse pugnalata per il resto della sua vita".

Quindi, addolorata, ha concluso: "Sì, anche lei è stata uccisa da Benno":

Le ricerche e i sensitivi

Stando a quello che ha riportato l'Alto Adige alle ricerche di Peter Neumair avrebbero preso parte anche dei sensitivi, o presunti tali, che negli ultimi mesi avrebbero contattato i carabinieri fornendo indicazioni sul luogo in cui sarebbe stato possibile ritrovare il corpo dell'ex insegnante.

I familiari dell'uomo, così come gli inquirenti, avrebbero accolto le diverse segnalazioni con scetticismo. Carla, così come i fratelli di Peter, pur di non lasciare nulla di intentato, ha comunque preso parte ad alcuni sopralluoghi suggeriti da una sensitiva. In quei casi, però, l'esito è stato negativo. Da quanto si apprende Michael Schneider, veggente tedesco, noto per esser intervenuto in altri casi cronaca nera (come la scomparsa, nel 2007, della piccola Maddie McCann e la sparizione, sulle montagne di Brescia, della 12enne Iuschra Gazi) avrebbe contattato l'Arma di Bolzano asserendo di “vedere” il corpo di Peter Neumair nei pressi dell'aeroporto di Trento. Quest'ultima "indicazione", a onor del vero, si sarebbe rivelata esatta, in quanto il corpo del 63enne bolzanino è stato recuperato a Ravina, non lontano dall’aeroporto di Trento. Va però precisato che, in questo caso, il ritrovamento è stato quasi casuale. I resti dell'uomo, infatti, sono stati notati da uomo lungo la ciclabile.